Desio

Aumento dei letti e nuovo Pronto soccorso, «ma il rilancio dell’ospedale tarda a decollare»

Ponti segnala «forti ritardi e scarse prospettive», l’appello ai consiglieri regionali durante il convegno al Pio XI

Aumento dei letti e nuovo Pronto soccorso, «ma il rilancio dell’ospedale tarda a decollare»
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Un numero di letti insufficienti per il bacino di utenza (lo 0.9 ogni mille abitanti), e un progetto del nuovo Pronto soccorso che ancora non è decollato. Il consigliere regionale del Pd, Gigi Ponti ha parlato di «forti ritardi e scarse prospettive», rilanciando il tema che è stato discusso anche durante il convegno proprio in ospedale a Desio, in occasione dell’anniversario del disastro della diossina a Seveso 48 anni fa, sul tema «Ambiente e salute», promosso dal Cobac (Comitato Ovest Brianza Antonio Colombo) con il presidente Francesco Sicurello.

Si parla del futuro dell'ospedale

E’ stata l’occasione per parlare anche del futuro dell’ospedale.

«E’ necessario alzare il livello di risposta rispetto alle necessità della Brianza, con un sistema sanitario che sia capace di affrontare tutte le problematicità che riguardano la salute, che è un diritto di tutti - ha affermato Ponti - Nonostante la forte mobilitazione di diversi gruppi e associazioni (come ad esempio il Comitato Ovest Brianza), anche l'ospedale di Desio rimane una realtà dalle scarse prospettive, aggravata dalla carenza di posti letto. Lo scorso dicembre avevo presentato un ordine del giorno per impegnare la maggioranza a trovare i fondi necessari per uno studio finalizzato ad incrementare i posti letto: a tutt'oggi nulla si è fatto. Credo sia giunto il momento di affrontare in modo diretto e partecipato la questione: la maggioranza di Centrodestra non può abbandonare una realtà come la Brianza, dimenticandosi dell’ospedale di Desio».

Il direttore generale eletto da inizio anno, Carlo Alberto Tersalvi, ha elencato i tanti impegni e «le sfide che ci attendono. Tra queste i cantieri per le Case di comunità, e per Desio il potenziamento del Pronto soccorso. Entro fine anno pensiamo di poter avere il progetto esecutivo». Tersalvi ha poi ricordato l’importanza della digitalizzazione. «Ho dalla mia parte il fatto di conoscere bene questo territorio – ha aggiunto – ed è importante avere amministratori e politici che sostengono i progetti e con cui fare rete».

Al convegno erano presenti vari consiglieri regionali brianzoli, dei diversi schieramenti, a partire dal presidente del Consiglio regionale, Federico Romani.

«Il piano sanitario punta sulla prevenzione, io ritengo necessario lavorare anche sull’efficientamento delle strutture e investire sul personale. Ci auguriamo, a questo proposito, che ci siano risorse aggiuntive legate al tema delle autonomie, che possano portare un aiuto ai nostri ospedali. Mi auguro – ha detto infine – che ci sia una spinta propulsiva per quel che riguarda l’attenzione a Desio, che merita strutture adeguate. Vimercate è una Ferrari, Desio non deve essere da meno». E in merito alle risorse: «Noi chiediamo – ha affermato – ma ci scontriamo con la solita coperta corta. Tutti sappiamo che le risorse non sono infinite, vanno però usate al meglio per salvaguardare la salute di tutti i lombardi». Sicurello a questo punto ha rilanciato la necessità di dotare l’ospedale di Desio di un padiglione di 400 posti letto per rispondere alle esigenze di un bacino di utenza di quasi mezzo milione di abitanti, e la necessità «di salvaguardare, oltre a Desio, anche gli ospedali di Carate e Seregno».

«Abbiamo una percentuale di 0,99 posti letto ogni mille abitanti, una situazione da terzo mondo - ha puntualizzato - Fin da subito bisogna dare un incarico per una valutazione e procedere il prima possibile», l’appello ai politici di Regione Lombardia. Temi su cui si è soffermato anche Alessandro Corbetta (Lega) che, di fronte alla carenza di personale e risorse, ha puntato sull’importanza «di definire una strategia più forte rispetto a quella di oggi e meno dipendente dall’area milanese».

"Importante dare garanzie su lisyte d'ayttesa e accesso alle cure"

«L’ospedale di Desio deve funzionare - ha ribadito Fabrizio Figini, consigliere regionale di Forza Italia - Importante dare garanzie anche per quel che riguarda le liste d’attesa e l’accesso alle cure». Dall’ospedale la testimonianza di Michele Bombelli, responsabile della Medicina Interna, reparto che ha registrato dei progressi. Due i punti su cui insistere: «la struttura, il Pronto soccorso nuovo, per cui bisogna già mettere la prima pietra, altrimenti non si può operare e il personale se ne va. Fondamentale anche l’aspetto tecnologico. Di sicuro - ha osservato - c’è ancora tanto da fare anche se abbiamo fatto dei passi avanti; i 36 letti di Medicina non arrivano al fabbisogno». Valeria Riva, del Pronto soccorso, infine, nel ricordare le difficoltà ma anche i miglioramenti grazie a nuova strumentazione, ha sottolineato: «Il personale è sottodimensionato e la questione dello spazio è fondamentale perché non si può sempre fare fatica. Ci auguriamo che in quattro anni questo progetto per il Pronto soccorso possa essere realizzato».

Il sindaco spera nel nuovo polo per le urgenze e nella Casa di comunità

«Con la Casa di comunità per cui i lavori partiranno a breve e il nuovo Pronto soccorso si darà nuova linfa alla sanità desiana».

Positivo il sindaco, Simone Gargiulo, che vede nelle nuove strutture un’occasione di rilancio. Tra i vari interventi ha espresso invece preoccupazione Silvio Arienti, ex primario della Ginecologia ora in pensione, attivo nel Cobac (Comitato Ovest Brianza Antonio Colombo): «Passando nell’Asst Monza Desio aveva perso quattro primariati, che non sono mai stati ripristinati - ha evidenziato - E’ stato promesso un rilancio a livello regionale ma le risorse sono andate a Vimercate. E’ improponibile che l’ospedale di Desio abbia 0,9 letti ogni mille abitanti, mentre occorrerebbe una struttura adeguata. Stiamo cercando attraverso la pressione su sindaci e politici di fare in modo che la Regione si interessi alla nostra zona, anche se ci stiamo rendendo conto che non sembra esserci per il destino dell’ospedale di Desio».

Per Arienti necessario il rilancio anche della Ginecologia chirurgica. La dottoressa Tiziana Varisco ha poi richiamato la necessità di un percorso in collaborazione con la Neuropsichiatria infantile da inserire nella nuova programmazione della sanità regionale, «importante per la prevenzione», secondo «il progetto che stiamo portando avanti in tutte le Ats della Brianza, con We care generation. L’obiettivo deve essere quello di unire ospedale e territorio». Rispetto al tema di una Pediatria in sofferenza in molti ospedali e al personale, ha ricordato che «occorre fidelizzare i medici altrimenti se ne vanno. Bisogna creare un legame con l’università per la formazione, per portare persone a Desio, e ricostruire l’attività ambulatoriale. Un grande risultato - ha evidenziato - è stato ottenuto con il Pronto soccorso pediatrico, aperto nel 2023. Abbiamo chiesto spazi adeguati per lavorare in sicurezza, qualità, efficienza, tutto a misura di bambino».

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