Problema

Autobus strapieni, un "trucco" per risolvere il disagio

Uno stanziamento da 1,3 milioni di euro per acquistare mezzi più lunghi e patenti "gratis" agli aspiranti autisti

Autobus strapieni, un "trucco" per risolvere il disagio
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Autobus strapieni, corse che saltano e autisti che non si trovano. Il problema del trasporto pubblico è annoso, ma forse c’è uno spiraglio per mettere una pezza a una situazione disastrosa, soprattutto negli orari di spostamento degli studenti, quando i mezzi sono particolarmente saturi. Arriverà uno stanziamento da  1,3 milioni di euro ed ecco in cosa consiste.

Autobus  più grandi

Non riuscendo a garantire al momento corse in più anche per la carenza di autisti, l’Agenzia di bacino ha stanziato 1,3 milioni di euro per
dare contributi alle aziende per l’acquisto di autobus da 18 metri, una soluzione per risolvere il sovraffollamento e per rendere più capienti gli autobus.
Ad annunciarlo l’assessore alla Viabilità e Trasporti di Monza Irene Zappalà: «La variazione di bilancio che giovedì è stata decisa dall’Agenzia di bacino risponde alle richieste più volte avanzate dagli utenti e dall’Amministrazione e permette di mettere a disposizione anche mezzi usati per incrementare la capacità di trasporto di Monza e della provincia - ha detto Zappalà - Stiamo cercando soluzioni dialogando con l’Agenzia di bacino per risolvere un bisogno oggettivo».
Durante la seduta del Consiglio comunale di giovedì 28 novembre  del tema avevano parlato anche i consiglieri di LabMonza che hanno presentato un’interrogazione per chiedere all’Amministrazione di farsi parte attiva per risolvere la carenza di autisti che da tempo affligge Net, coinvolgendo i disoccupati in cerca di lavoro e sollevandoli dai costi legati al conseguimento della patente e della Carta di Qualificazione del Conducente per guida professionale.

Risolvere la carenza di autisti

«L’obiettivo dell’iniziativa è mettere in contatto un’azienda in cerca di lavoratori con persone in cerca di lavoro - ha spiegato Francesco Racioppi - Le patenti per conducenti sono costose e ciò rappresenta uno scoglio per coloro che sarebbero interessati a questo lavoro ma non possono permettersi i costi di formazione. Atm ha deciso, da diverso tempo, di accollarsi tali spese. Credo che dovremmo replicare questa iniziativa: coinvolgendo Net e i centri per l’impiego locali potremmo formare autisti con costi contenuti. A beneficiarne non sarebbero solo coloro che potrebbero conseguire la patente, reinserendosi così nel mondo del lavoro, ma anche i cittadini, che vedrebbero migliorare la qualità un servizio pubblico fondamentale oggi carente».

Sull’emergenza bus, affollati soprattutto negli orari di percorrenza degli studenti, è intervenuta anche da Ilaria Guffanti (MonzAttiva) che ha replicato quanto denunciato un paio di settimane fa dal consigliere Massimiliano Longo di Forza Italia: «I ragazzi rischiano il 7 in condotta per i ritardi continui a scuola dovuti ai bus, hanno scritto anche in Comune, cosa si può fare?», ha chiesto Guffanti.
La risposta è arrivata da Zappalà: non sarà imminente, ma il tentativo è quello di andare ad aumentare la capienza dei bus nelle linee già attive con una dotazione di mezzi più grandi.

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