Emergenza casa

Badante vive in auto in attesa di trovare lavoro

Dopo la segnalazione del Controllo di vicinato nell’area di via Maroncelli, l’intervento dei Servizi sociali

Badante vive in auto in attesa di trovare lavoro
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In quella Opel blu con la gomma a terra e i vetri oscurati, con la targa della Polonia, ci ha stabilito la sua casa.
Polacco, ha svolto la professione di badante e adesso sta attendendo di trovare un nuovo contratto di lavoro ed è per questo che ha rifiutato di andare a dormire allo Spazio 37.

Vive in auto in attesa di contratto

Si capisce che nell’area di via Maroncelli a  Monza un uomo ci passa le sue giornate perché di fianco alla sua macchina c’è anche una seggiola e nel quartiere i residenti assicurano di aver visto una persona dormire in automobile, lavandosi e facendo i suoi bisogni lì all’aperto. La segnalazione è arrivata subito all’Associazione del Controllo di Vicinato, il gruppo che opera in sinergia con la Polizia Locale e sono stati i cittadini attivi a far scattare la rete comunale.

«Probabilmente l’uomo è lì da qualche giorno - spiega la coordinatrice dell’Associazione Cdv del quartiere Elisabetta Bardone - Già il 24 giugno è arrivata una prima segnalazione e abbiamo riferito il problema a un’associazione locale che si occupa di emarginazione e disagio, sperando che tutto si concluda nel migliore dei modi». E la rete si è subito attivata. L’altro sabato l’Unità di strada nel turno in cui operava la Foodforall di Amrita Ceravolo si è recata sul posto per «registrare la presenza».

Servizi sociali e Unità di strada attivata

Nel giro dell’Unità di strada che si occupa dei senzatetto intanto sarà aggiunta questa tappa. «Avendo Spazio 37 aperto tutto l’anno oltre all’Asilo notturno di via Raiberti la situazione sulle strade è migliorata e si può dire che a Monza non viene lasciato indietro nessuno», ha spiegato Ceravolo che con le altre associazioni della rete ancora si occupa degli «irriducibili della strada».

E aggiunge: «Essendo un utente nuovo, il primo passo è andare a trovarlo, reperire informazioni sui suoi bisogni e sulla sua storia, portandogli una bevanda e qualche vestito. Poi lo si indirizza alle strutture presenti sul territorio, come la mensa dei poveri, creando anche un’occasione perché la persona sia poi seguita in un percorso di presa in carico dai Servizi sociali».

Intanto della situazione contingente si è interessato anche l’assessore ai Servizi sociali Egidio Riva, che assicura: «Si tratta di una persona che l’unità di strada ha incontrato la prima volta a metà giugno in un’altra zona della città, gli sono stati indicati i servizi mensa e docce, ma al momento ha preferito non andare allo Spazio 37 perché spera di trovare un nuovo contratto da badante e con questo una residenza».

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