Bandiere di protesta alle due Rsa per il rinnovo del contratto di lavoro
In vista dello sciopero nazionale del 27 settembre, indetto lo stato di agitazione alla Grone della Snia e alla Attanasio di Limbiate
Bandiere davanti alle Rsa brianzole gestite dalla società Gruppo Gheron, la Groane alla Snia di Cesano Maderno e la Attanasio a Limbiate.
Bandiere di protesta alle due Rsa per il rinnovo del contratto di lavoro
Le ha esposte la Cgil Monza e Brianza in vista dello sciopero nazionale del 27 settembre per il rinnovo del contratto. Anche le due strutture private sono infatti interessate dallo stato di agitazione nazionale dei lavoratori e delle lavoratrici: più di un centinaio i coinvolti. Terminato con un verbale di mancato accordo il tentativo di conciliazione sul rinnovo del contratto collettivo di lavoro nazionale Aiop del comparto Rsa, Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl hanno proclamato uno sciopero nazionale per il 27 settembre.
Obiettivo? Arrivare ad un contratto congiunto Aris Aiop Rsa.
«Il tentativo obbligatorio di conciliazione tenutosi il 18 luglio si è purtroppo concluso con un verbale di mancato accordo. Pertanto, abbiamo proclamato lo sciopero nazionale per il personale che lavora nelle strutture che applicano il contratto collettivo di lavoro nazionale Aiop Rsa per il 27 settembre» annunciano in una nota congiunta Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl.
«Da subito l’associazione datoriale Aiop ha dichiarato di non aver nessun vincolo alla sottoscrizione di un contratto con Aris (Associazione religiosa istituti socio sanitari) né di doverlo firmare con Cgil, Cisl e Uil, e che il contratto di riferimento per Aiop è quello sottoscritto con l'Unione generale del lavoro con il quale ha già aperto la trattativa - continua la nota congiunta dei tre sindacati - Abbiamo evidenziato come tale dichiarazione fosse in netto contrasto con quanto era stato definito alla sottoscrizione del Ccnl Sanità privata, impegni che avevano delineato un percorso unitario e condiviso di apertura negoziale del contratto, ma che così facendo stavano disconoscendo gli affidamenti assunti unitariamente dalla loro presidente insieme al presidente di Aris e i tre segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl. Nonostante il ministro Schillaci abbia comunicato alle organizzazioni sindacali, nel corso dell’incontro del 4 luglio scorso, di aver sensibilizzato le associazioni datoriali per la positiva soluzione della vertenza contrattuale, Aiop decide di produrre una frattura nel percorso di ricomposizione».
L'obiettivo
L’obiettivo è ottenere la garanzia del rispetto degli impegni assunti di avviare le trattative per la definizione di un contratto congiunto Aris Aiop del comparto Rsa.
«È una battaglia che abbiamo iniziato da molto tempo, insieme alle lavoratrici e i lavoratori, per arrivare ad un contratto Aris Aiop Rsa. Per questo dobbiamo proseguire senza timore il nostro percorso: per difendere il legittimo diritto delle lavoratrici e dei lavoratori a vedersi pienamente riconosciuta la propria professionalità attraverso un contratto che riconosca dignità, diritti e salario» conclude la nota ufficiale.
Le iniziative di mobilitazione
Oltre allo sciopero, le sigle sindacali hanno deciso di dare avvio a iniziative di mobilitazione, a partire «dall’imbandierare le strutture». Spiega Matteo Villa, funzionario della Funzione pubblica Cgil Monza e Brianza, che alla Rsa di Cesano conta oltre cinquanta iscritti :
«Il contratto nazionale Aiop Rsa non viene rinnovato da più di dieci anni e presenta tabelle retributive nettamente inferiori rispetto agli altri contratti Ccnl applicati al settore. Noi della Cgil Monza e Brianza, grazie all’impegno, alle capacità e alla partecipazione dei delegati, abbiamo lavorato a un adeguamento delle retribuzioni dei lavoratori delle strutture Attanasio e Groane e abbiamo sottoscritto un accordo sindacale che prevede un aumento di 140 euro lordi mensili nelle buste paga. Ma è chiaro che questo miglioramento non basta se il contratto Aiop resta fermo».
«Sono più di dieci anni che il contratto non viene rinnovato - dice Richar Carbajal per la Cisl Monza e Brianza - E’ una vergogna per i lavoratori e le lavoratrici. Indire lo stato di agitazione era l’unica cosa che i sindacati potevano fare».
(nella foto di copertina Matteo Villa e Richar Carbajal)