Cesano Maderno

«Basta aggressioni o vi respingiamo»

I quattro dottori che condividono l’ambulatorio medico di via Battisti alla Sacra Famiglia hanno scritto una dura comunicazione ai loro pazienti

«Basta aggressioni o vi respingiamo»
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Assistiti avvisati: atti di violenza di qualunque tipo non saranno più tollerati. Nei giorni scorsi, dopo l’ultimo paziente che in sala d'attesa alza all’improvviso la voce e diventa aggressivo, i dottori Antonio Mauro Fascì, Ruggero Molteni, Luca Enrico Vender e Alberto Fascì, che condividono lo studio medico in via Cesare Battisti alla Sacra Famiglia di Cesano Maderno, hanno deciso di raggiungere tutti i loro assistiti con una severa comunicazione.

«Basta aggressioni o vi respingiamo»

Una comunicazione «che non avremmo mai voluto inviare, ma che si è resa necessaria per mantenere un ambiente sicuro e rispettoso all'interno del nostro studio medico» hanno messo nero su bianco.
I quattro professionisti spiegano che negli ultimi tempi si sono verificati sempre più frequentemente episodi di aggressività, al momento solo verbali, nei confronti del personale amministrativo e sanitario dello studio.

«Tali comportamenti non saranno tollerati in alcun modo, da parte di nessuno: se dovessero verificarsi nuovi episodi non esiteremo a rivolgerci immediatamente alle Forze dell'Ordine. Inoltre procederemo alla cancellazione del soggetto in questione dalle liste degli assistiti dell'ambulatorio».

La durissima presa di posizione nei confronti di chi violerà le regole di comportamento varrà sia per i comportamenti nei confronti della segretaria, sia per quelli verso i medici e l'infermiera di studio.

«Il nostro obiettivo è garantire a tutti i pazienti un servizio professionale e accogliente, ma è essenziale che venga mantenuto un clima di reciproco rispetto e collaborazione - spiegano i quattro medici di Medicina generale nella loro comunicazione agli assistiti - Contiamo quindi sul vostro supporto per evitare ulteriori situazioni spiacevoli».

Episodi di violenza, fisica o verbale, non saranno insomma tollerati. Questo per garantire un ambiente sicuro nell’ambulatorio medico dove medici e pazienti devono poter svolgere il proprio lavoro e ricevere le necessarie cure senza timore di aggressioni.

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