Berlusconi cambia idea e fa dietrofront sul progetto della quadreria ad Arcore
L’ex premier voleva realizzare un museo con le opere d’arte di immenso valore che ha acquistato nel corso degli anni
Silvio Berlusconi cambia idea e sfuma il progetto di realizzare una quadreria all’interno dell’immenso parco di Villa San Martino, ad Arcore. A confermare quella che fino a qualche giorno fa era solo un’indiscrezione è stato il sindaco Rosalba Colombo.
Sfumata l'idea quadreria
Alla base della retromarcia sulla quadreria che, nelle intenzioni dell’ex premier, doveva raccogliere tutti i quadri di valore che custodisce nella sua residenza arcorese, ci sono la variante al Piano di Governo di Territorio, che avrebbe complicato l’iter di realizzazione della struttura avveniristica, e la pandemia.
A conferma del repentino dietrofront c’è anche il fatto che lo stesso Berlusconi, nelle ultime settimane, avrebbe donato a una cerchia ristretta di persone, parlamentari della "vecchia guardia" e anche giornalisti, alcuni capolavori della sua quadreria.
La delusione del sindaco Rosalba Colombo
Delusione nelle parole del primo cittadino Rosalba Colombo che sperava di poter concludere il suo mandato da sindaco, che terminerà il prossimo autunno, regalando alla città una struttura sì privata ma che, sarebbe potuta diventare un volano anche per Villa Borromeo.
"Peccato perché la pinacoteca avrebbe rappresentato un valore immenso non solo per Berlusconi, ma per tutta la città di Arcore - ha sottolineato il primo cittadino - Purtroppo questo periodo di pandemia, unita alle difficoltà riguardanti i vincoli paesaggistici contenuti nel Pgt, hanno ostacolato l’iter".
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