Fiore all'occhiello

Biblioteca dei ciechi, grido di aiuto alla Regione

Oggi la visita dell'assessore regionale e l'appello per avere più fondi

Biblioteca dei ciechi, grido di aiuto alla Regione
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Un fiore all'occhiello che però ha bisogno di fondi per sopravvivere. È stato questo il proposito dell’invito rivolto dalla Biblioteca dei ciechi di Monza all’assessore alle pari opportunità e disabilità Alessandra Locatelli, che nella mattina di oggi, giovedì 10 marzo 2022, ha visitato la  «Regina Margherita» di via Ferrari.

Biblioteca per ciechi di Monza

La struttura è dal 1928 punto di riferimento per l’intero territorio nazionale grazie a un’intensa attività di produzione di opere, quali libri scolastici o spartiti musicali, disponibili in tre differenti formati: in Braille, su supporto informatico e in caratteri ingranditi per gli ipovedenti. Il presidente della biblioteca Pietro Piscitelli spiega come i fondi a disposizione, di circa 4 milioni di euro, sono del tutto insufficienti per riuscire a sostenere completamente tali attività. Da qui l’ appello a Regione Lombardia.

«È un fiore all’occhiello non solo di Monza, ma della Lombardia, dell’Italia e del mondo intero. Ma per andare avanti, e continuare a garantire servizi culturali gratuiti alle persone non vedenti e ipovedenti, e in particolari ai ragazzi abbiamo bisogno di risorse - ha spiegato Piscitelli - Abbiamo dei costi davvero alti, pensate solo che la produzione di una sola pagina di uno spartito ci costa tra i 10 e i 15 euro. Per questo abbiamo bisogno di aiuto da parte della regione e speriamo che la nostra richiesta venga accolta. Sappiamo che è un periodo difficile, ma il nostro impegno è sempre stato, da quasi 100 anni, quello di garantire le migliori condizioni possibili a queste persone, che prima di essere non vedenti e ipovedenti, sono innanzitutto esseri umani. Era previsto un contributo annuale statale di 5milioni e 600mila euro. Negli ultimi 7 anni la cifra si è assottigliata. Dal 2022 al 2024 il finanziamento statale sarà solo di 4milioni di euro. Sembra una cifra importante, ma non è sufficiente a coprire le spese di tutti servizi che vengono erogati gratuitamente alle persone non vedenti e ipovedenti».

L'operato della struttura a Monza

biblioteca ciechi monza

Quella dell'assessore regionale, insomma, è stata una visita per conoscere da vicino una straordinaria realtà, punto di riferimento per le persone cieche e ipovedenti per ricevere libri di testo, riviste, spartiti musicali e libri anche in lingua straniera. Nell’ultimo anno scolastico sono 1.642 gli studenti con disabilità visive che si sono rivolti alla biblioteca monzese per richiedere i libri di testo. Oltre alle tantissime persone cieche e ipovedenti che richiedono, come in una normalissima biblioteca, il prestito di libri che vengono spediti in tutta Italia. Una vera e propria macchina della cultura dove sono impiegati 24 lavoratori, e con una tipografia interna che lavora senza sosta. Oltre a garantire libri di testo e spartiti gratis trascritti in Braille, ingranditi e in formato digitale la Biblioteca nazionale per i ciechi Regina Margherita offre un prezioso supporto di assistenza alle scuole dove ci sono alunni con disabilità visiva.

L'appello all'assessore

I costi per le trascrizioni però sono molto elevati: la trascrizione in Braille di una pagina di uno spartito musicale costa tra i 13 e i 15 euro, quella di un testo letterario almeno 3 euro. Ecco che i 4milioni di euro svaniscono rapidamente, e ancor prima che tutti i servizi possano essere erogati.  Da qui la richiesta all’assessore regionale Alessandra Locatelli di poter avere finanziamenti anche dalla Regione Lombardia «seppur consci delle ristrettezze economiche con cui il Pirellone deve fare i conti dopo l’emergenza sanitaria», ha aggiunto Nicola Stilla vicepresidente della Biblioteca nazionale per i ciechi Regina Margherita di Monza. «La Lombardia - ha dichiarato l'assessore - è orgogliosa di avere sul proprio territorio una biblioteca così importante. Il servizio offerto dalla Biblioteca Italiana per ciechi è preziosissimo e per Regione Lombardia questo servizio è fondamentale per favorire l'integrazione scolastica ed extra scolastica delle persone con disabilità visiva e il conseguente raggiungimento di una maggiore autonomia e indipendenza».

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