Briosco, gli ottant’anni dello storico segretario della Lega
Traguardo importante quello raggiunto la scorsa domenica da Luciano Marabese, volto notissimo del movimento e papà del ristorante «Il Dollaro»
«Sai cosa ti dico? Compiuti 80 anni, mi sono tolto un peso...». Con tanto di sospiro di sollievo a rafforzare il concetto.
L’età che avanza non gli ha intaccato né la memoria, né il sorriso: Luciano Marabese - storico segretario della Lega di Briosco e papà del bar ristorante «Il Dollaro» di Capriano - ha spento 80 candeline domenica 10 dicembre, festeggiato dalla sua famiglia e dalla sezione locale del Carroccio (che poi sempre famiglia è).
Una vita da film
Ha accettato di ripercorrere insieme a chi scrive la sua lunga vita. O, meglio, di riassumerne le tappe principali perché non basterebbero le pagine di un libro per elencare tutto quello che è uscito dalla sua mente inarrestabile. Merito di uno sguardo sempre proiettato al futuro e pure di un pizzico di sana follia.
Un esempio concreto? L’acquasantiera elettronica inventata nel 2009, ai tempi dell’influenza suina, e tornata utilissima nell’emergenza sanitaria dovuta al Covid.
Veneto di Lendinara, in provincia di Rovigo («Ricordo le sponde dell’Adige, più alte della pianura sconfinata, bellissime...»), ultimo, insieme al gemello, di cinque fratelli, nel 1956 approda in Brianza e inizia ancora ragazzino a lavorare. Prima in uno scatolificio di Renate, in seguito come rappresentante di una variegata lista di merci, tra le quali una chicca: i servizi da té importati dal Giappone. Poi distribuisce il settimanale «Famiglia Cristiana» in lungo e in largo per la Valtellina e infine arriva la ristorazione, sulle orme del padre che a Lendinara aveva aperto una fiaschetteria. Un successo, in barba alla banca che all’inizio non gli aveva dato credito, poco considerando la sua parola («Gli ho fatto ben capire l’errore perchè io, piuttosto che non onorare la parola data, mi taglio la gola»): dall’hotel Filippo gestito a Costa Masnaga a «Il Dollaro» inaugurato il primo aprile del 1991. Una data che richiama alla goliardia ma che ha dato il via all’avventura di uno dei locali che ha fatto e fa ancora oggi la storia della Brianza. Storia anche politica. Si perché è sfogliando le pagine di «Famiglia Cristiana» che Luciano scopre la Lega Nord. Un amore a prima vista.
L'amore per la Lega
«Sono pieno di bei ricordi», assicura. Che rispondono a tanti volti. Quelli, ad esempio, dell’attuale vicesindaco Massimiliano Bello e dell’ex primo cittadino Franco Consonni. «Eravamo rimasti solo noi tre tesserati, con la sezione destinata al commissariamento. Da Monza mi diedero fiducia e ripartimmo». Facendo dell’esperienza brioschese un esempio da seguire.
Del consigliere regionale Alessandro Corbetta che ancora ragazzino, durante una cena con la Brioschese a «Il Dollaro» gli confidò il desiderio di fare politica. Di Marco Beretta, Niccolò Lo Piparo e Antonella Casati, cresciuti con «Lucio», come chiamano Marabese, a pane e Lega. E pure di Matteo Salvini con il quale «ho da subito condiviso l’idea di allargare l’azione del movimento fuori dai confini del nord». E infine l’ultima scommessa (vinta): il sindaco Antonio Verbicaro voluto proprio da Marabese. E adesso?
«La politica mi piace sempre, mi piace ricordare, mi piace che le nuove generazione mi chiedano ancora consigli ma niente di più. Vorrei davvero ringraziare tutti: chi ha affrontato con me tante battaglie e chi ora sta portando avanti la sezione. Grazie anche all’opposizione, con un ricordo speciale per l’amico di gioventù, “avversario” politico sempre leale, Alberto Dell’Oro. Grazie».
Tanti auguri Lucio!