Candidature aperte

Briosco, il Comune cerca tre rilevatori per l’Istat

Un periodo di lavoro che va dal 2 ottobre al 22 dicembre, con possibilità di guadagno variabile

Briosco, il Comune cerca tre rilevatori per l’Istat
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C’è da premetterlo: non è il posto fisso che ti mette al sicuro per una vita intera ma sempre di un’occupazione si tratta. Occupazione retribuita.
Il Comune di Briosco ha diramato un avviso pubblico per trovare tre persone disponibili a svolgere le operazioni di censimento permanente della popolazione per conto dell’Istat, l’Istituto nazionale di statistica, tramite interviste porta a porta.

Il periodo di lavoro che va dal 2 ottobre al 22 dicembre

Niente orario fisso, un periodo di lavoro che va dal 2 ottobre al 22 dicembre, con possibilità di guadagno variabile a seconda dei brioschesi interpellati (da un massimo di 14 euro lordi a un minimo di 5 euro per ogni questionario compilato, maggiorati di 4 euro se l’operatore completa il percorso di formazione online con il superamento del test finale). Inoltre è previsto per ogni rilevatore un contributo di 25 euro - sempre lordi - al completamento del percorso di formazione, con «promozione» al test finale.
C’è tempo fino a venerdì 14 luglio per farsi avanti, presentando la propria candidatura in carta libera, in conformità del fac-simile disponibile sul sito internet comunale. La domanda può essere consegnata all’ufficio Protocollo di via Roma (dal lunedì al venerdì, dalle 9,30 alle 13), a mezzo raccomandata o tramite posta elettronica, certificata o meno, agli indirizzi comune.briosco@halleycert.it e protocollo@comune.briosco.mb.it. I candidati idonei saranno convocati per un colloquio di approfondimento dal 17 al 21 luglio.
I requisiti richiesti sono: età non inferiore a 18 anni, diploma di scuola superiore di secondo grado o titolo di studio equipollente, conoscenza dei più diffusi strumenti informatici (pc, tablet) e della lingua italiana, disponibilità agli spostamenti con mezzi propri, possedere un’esperienza in materia di rilevazioni statistiche.

A Besana andò male...

«La scelta - si legge sul bando - avverrà tra persone che offrono il massimo affidamento sia in ordine alla preparazione professionale, sia alla capacità di instaurare con le famiglie campione rapporti di fiducia».
Scelta che però, esattamente un anno fa, il Comune di Besana in Brianza non aveva avuto inizialmente. Andato deserto il primo bando - identico a quello brioschese -, ne era stato prolungato il termine. Una decisione azzeccata perché al secondo tentativo in ventotto aveva finalmente risposto presente.

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