La problematica

Briosco, protestano i genitori delle future prime

Interviene anche il sindaco, Antonio Verbicaro per cercare di trovare un possibile punto d’incontro: «Dobbiamo fare i conti con il calo demografico»

Briosco, protestano i genitori delle future prime
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Genitori di Briosco sul piede di guerra per le modalità e i criteri adottati nel formare le future classi prime delle primarie del territorio.

Briosco, protestano i genitori delle future prime

Per il prossimo anno scolastico sono state autorizzate 3 classi a tempo pieno a 40 ore e 2 classi a 27 ore per l’istituto comprensivo «A. Sassi» che comprende i plessi di Renate, Veduggio e Briosco. Su Briosco sarà attivata una solo classe da 40 ore alla primaria «Duca D’Aosta» e una classe da 27 ore alla primaria di Capriano. Le domande per le 40 ore sono state maggiori rispetto a quelle delle 27 ma tali da non poter attuare un’ulteriore sezione. Sette sono le famiglie che dall’iscrizione effettuata per le 40 ore, del plesso di via Puccini, si sono ritrovate il proprio figlio spostato alle 27 ore al plesso di Capriano.

Esubero di richieste

Già al momento delle iscrizioni effettuate a gennaio era emerso un esubero di richieste delle 40 ore. La dirigente scolastica, Mariagrazia Pino ha pertanto convocato tutti i genitori delle classi prime chiedendo loro di far sapere chi poteva rinunciare alle 40 ore e passare alle 27 ore, diversamente avrebbe attuato i criteri deliberati dal Consiglio d’Istituto.

«Ci ritroviamo in una situazione molto spiacevole. Noi lavoriamo entrambi e la cosa che più mi fa rabbia è il fatto che non abbiano tenuto conto dei fratelli che già frequentano il plesso di via Puccini. La dirigente scolastica, in occasione dell’incontro, aveva chiesto ai genitori di mettere una mano sul cuore per non far chiudere il plesso di Capriano e soprattutto non ha rispettato i termini per produrre la documentazione richiesta. Io ho un figlio che frequenta le 40 ore al plesso Duca D’Aosta e a settembre dovrò portare la piccola alle 27 ore a Capriano. Al di là degli orari di entrata e uscita, come facciamo, lavorando entrambi? Se non si trova una soluzione sarò costretta ad iscriverla a Villa Raverio, dove risiede il nonno. Tra l’altro la preside ha detto a noi genitori che eravamo liberi di iscrivere i nostri figli in altri istituti» ha ribadito la mamma Jessica Camiolo accanto agli altri genitori, Barbara, Oana, Giuseppe. «Io non sono residente in paese ma ho un’attività a Briosco, vicino alla primaria Duca D’Aosta e la mia scelta è stata dettata dal lavoro. Ho già un figlio che frequenta le 40 ore in questa scuola e ora mi sono ritrovato la più piccola iscritta nelle 27 ore a Capriano. La dirigente scolastica, al di là dei criteri, doveva verificare caso per caso. In questo momento non ho altre soluzioni e, nei giorni in cui uscirà prima, dovrà stare con me al lavoro; tra l’altro la mattina dovrò organizzarmi per portare i bambini in plessi diversi» ha commentato un papà.

"Non vogliamo arrenderci"

Un’altra mamma, Oana, ha tre figli, e la gestione con orari differenti mal si concilia.
«Abbiamo avuto un incontro con il sindaco, Antonio Verbicaro, che ben si è reso disponibile a capire e riuscire a trovare un punto di incontro tra tutti gli attori coinvolti. Abbiamo riprovato ancora a parlare con la preside ma non ci siamo riusciti. Non vogliamo arrenderci, chiediamo di poter rivedere i criteri di scelta e valutare caso per caso. Perché spostare i bambini quando hanno già fratelli o sorelle frequentati la primaria di via Puccini? In questi giorni invieremo una lettera al dirigente scolastico territoriale della provincia di Monza e Brianza, Vincenza Maria Berardi.
«Ciò che chiediamo è un confronto con la preside, confronto, purtroppo, che non è mai avvenuto se non alla convocazione della riunione iniziale» hanno ripreso i genitori. Una soluzione che, al momento, non sembra esserci.

L’incontro con il sindaco per cercare soluzioni

«Purtroppo noi oggi, così come in altri Comuni, stiamo facendo i conti con il calo demografico e questo comporta fare delle scelte» ha ribadito il sindaco, Antonio Verbicaro, sentito sulla questione.

Il dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale ha dato l’autorizzazione per formare due sezioni: una da 40 ore e una da 27 ore per le primarie del territorio. I genitori dei bambini spostati alla primaria di Capriano, si sono rivolti al primo cittadino. Un incontro che si è svolto settimana scorsa.

«Capisco i genitori e ho fatto una chiacchierata telefonica con la dirigente scolastica che si è resa molto disponibile, le arriverà anche una lettera. Credo che ognuno di noi possa fare la propria parte per cercare di trovare una soluzione che possa limitare i disagi e venire incontro alle esigenze delle famiglie. Stiamo cercando di trovare dei contributi economici, quantomeno, per coprire qualche ora in più. Si sta lavorando per raggiungere un’intesa. Anche la dirigente scolastica è in difficoltà: ogni anno ci troveremo numeri in diminuzione - ha ripreso il sindaco Verbicaro - I plessi scolastici di Briosco, Capriano e Fornaci devono rimanere e non si spostano».

Qualcosa si sta muovendo

Intanto però, dopo le proteste dei genitori, qualcosa s’è mosso. La dirigente ha infatti informato che «per andare incontro alle esigenze delle famiglie che hanno scelto il tempo pieno, la scuola in accordo con il Comune, ha ripensato all’organizzazione oraria del plesso di Capriano». L’orario per il prossimo anno potrebbe dunque essere: dal lunedì al venerdì con ingresso alle 8.20 e uscita alle 12.20 e martedì, mercoledì e giovedì entrate alle 8.20 e uscita alle 16.20. La preside ha poi precisato che «per gli alunni iscritti alle classi prime di Briosco che, per vari motivi, preferiscono il tempo scuola proposto per la primaria di Capriano, è possibile chiedere lo spostamento inviando una mail».

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