Desio

Buche enormi come crateri e anche pericolose «Siamo abbandonati e stanchi delle promesse»

Lo sfogo dei gestori del Quagliodromo: «Il sindaco era venuto qui a dire che le avrebbe sistemate, ma non è stato fatto niente»

Buche enormi come crateri e anche pericolose «Siamo abbandonati e stanchi delle promesse»
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Buche enormi come crateri, una dopo l’altra, che rendono la strada di accesso al Quagliodromo (a San Carlo) a Desio impraticabile. Con la pioggia di questi giorni si sono riempite di acqua e, al colpo d’occhio, ci sono gigantesche pozzanghere profonde diversi centimetri, che si estendono per decine di metri.

Buche enormi come crateri e anche pericolose «Siamo abbandonati e stanchi delle promesse»

Da anni i titolari del Quagliodromo (che si trova lungo la strada vicinale dei Boschi per Cesano), Massimo e Luigi Di Vara fanno presente il grave problema e ora lanciano l’ennesimo appello, nella speranza che questa volta non resti inascoltato all’Amministrazione comunale, per chiudere le buche e risolvere il «degrado e lo stato di abbandono» della zona.

Speravano nella nuova Amministrazione e nel sindaco Simone Gargiulo, «che – dicono – in campagna elettorale era venuto qui e lo aveva promesso, così come quando era all’opposizione nei Caffè civici della sua Lista Civica Per Desio, ma non abbiamo visto niente, le condizioni della strada sono sempre peggio». Si tratta di una vicinale; gli stessi gestori avevano provato più volte, pagando di tasca loro, a sistemare il tracciato (senza asfaltare perché ci vuole l’autorizzazione), ma ogni volta che piove le buche si riformano, sempre più grandi. «Siamo abbandonati, i clienti fanno fatica ad arrivare qui e così finiamo per perderli, mettendo a rischio la nostra attività».

Un problema che dura da anni

Dopo almeno otto anni, con decine e decine di segnalazioni, il problema è sempre lì, presente, senza soluzione. Il vecchio assessore, Giovanni Borgonovo, aveva cercato di giustificarsi dicendo che «non risulta una strada comunale, bensì una vicinale, e non rientra nella giurisdizione del Comune».

I gestori ormai hanno perso le speranze, ma «non si può andare avanti così – afferma Massimo Di Vara - Il Quagliodromo non è frequentato solo da cittadini desiani; arrivano persone da Milano, dal Veneto, dalla Svizzera, da tutta Italia per partecipare alle gare per levrieri che vengono organizzate, o a iniziative di addestramento».

Un circolo molto frequentato

Il Circolo è infatti sede di un gruppo cinofilo, ma anche dell’associazione Dac (Desio Aria Compressa, associazione sportiva dilettantistica, che riunisce appassionati del tiro a segno con carabine e pistole ad aria compressa in libera vendita); è un ritrovo per giovani e per anziani

«ma ormai - dichiarano sconsolati i gestori - i nostri clienti hanno sempre più difficoltà a raggiungere il Quagliodromo, per via delle gigantesche buche, che sono pericolose. C’è anche chi ha rotto l’auto e si è trovato a dover pagare fatture di centinaia di euro per la riparazione. E’ successo che un disabile in carrozzina sia caduto, rischiando di farsi molto male. Io stesso una volta sono rimasto incastrato in una buca e ho dovuto chiedere aiuto per essere tirato fuori, perché quando piove non si riesce più a distinguerle. E poi, manca completamente l’illuminazione».

Ricordano che «qualche anno fa era successo che era stato male un signore. Ha avuto un infarto e anche per l’ambulanza è stato difficoltoso portare i soccorsi. E pensare che sono solo 300 metri da sistemare». Di recente anche un brutto episodio; ignoti hanno buttato i chiodi lungo la strada che porta al Quagliodromo: «Abbiamo chiamato i vigili per rimuoverli e denunciare quanto era successo – rimarcano – ma qualcuno ha bucato e così qui non è più venuto».

C'è anche il problema dei rifiuti abbandonati

Massimo e Luigi Di Vara hanno il sostegno dei loro clienti: «La gente si lamenta, si rischia ogni volta di rompere l’auto ed è così complicato che si deve rinunciare a venire qui. E’ incredibile che l’Amministrazione lasci un degrado del genere». Altro problema lungo la strada sono i rifiuti abbandonati, con sacchi e macerie scaricati ovunque. Ci sono punti in cui sono stati bruciati, qualcuno l’ha paragonata alla terra dei fuochi e, spostandosi verso Cesano, si incontra una montagna di immondizia scaricata ormai da settimane, tanto che era intervenuta anche Gelsia Ambiente, oltre alla Polizia Locale, ma i rifiuti non sono ancora stati rimossi, e di recente si è aggiunto anche un divano.

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«Gli amministratori dicevano che avrebbero messo telecamere, fototrappole, ma non c’è ancora nulla. E c’è anche roba inquinante. Noi paghiamo le tasse - concludono sconsolati i Di Vara - ma per ora abbiamo solo promesse mai mantenute».

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