Burago: il Consiglio comunale ricorda il sindaco a dieci anni dalla scomparsa
Un comovente minuto di silenzio in onore del sindaco Giorgio Stringhini, scomparso nel marzo del 2013 mentre era ancora in carica, a cui è stata intitolata l'aula del Parlamentino
Un minuto di silenzio per ricordare il sindaco Giorgio Stringhini a dieci anni dalla sua scomparsa. E' stato un momento di grande emozione quello vissuto ieri, giovedì 23 marzo, dal Consiglio comunale di Burago che ha voluto rendere omaggio all'indimenticato primo cittadino.
Burago ricorda il sindaco scomparso
Era infatti il marzo del 2013 quando Stringhini, all'epoca sindaco in carica, venne improvvisamente a mancare all'età di 66 anni. Il lutto colpì l'intera comunità, profondamente segnata per la scomparsa di un vero e proprio punto di riferimento per tutta Burago. Non solo per il ruolo istituzionale che ricopriva, ma anche e soprattutto per quello umano e per quella caratura morale che lo hanno sempre contraddistinto negli anni al servizio della propria gente. Un contributo che mai è stato dimenticato nei cuori dei buraghesi: perché anche a un decennio di distanza, Stringhini resterà per sempre "il leone di Burago".
Il minuto di silenzio nella "sua" sala consiliare
A "officiare" la commemorazione, visibilmente emozionato, l'attuale sindaco Angelo Mandelli, braccio destro di Stringhini, che all'interno della sala consiliare intitolata proprio al suo predecessore ha invitato l'intero Parlamentino a rispettare un minuto di silenzio.
"Vogliamo ricordare Giorgio Stringhini nel decimo anniversario della sua scomparsa proprio in questo luogo a lui dedicato e in cui tanti di noi hanno avuto la fortuna di lavorare con lui, di imparare da lui e di farsi contagiare dalla sua grande passione per la politica e per l'impegno verso la comunità. Il nostro ricordo va a Giorgio: un minuto di silenzio che vuole essere un segnale del nostro affetto e della nostra assoluta riconoscenza"
Chi era Giorgio Stringhini
Era il lontano 1981 quando Giorgio Stringhini, originario di Cremona, arrivò a Burago con la moglie Domenica, i figli Paola e Marco, e con una carriera da informatore medico scientifico per le industrie farmaceutiche "Sigma Tau" già ben avviata. Tra Stringhini e la storica sezione della Democrazia cristiana del paese fu amore a prima vista. Si buttò subito a capofitto nella politica locale, un'esperienza che aveva già fatto abitando a Cinisello Balsamo. Ma a Burago trovò la sua vera vocazione. Prima nel consiglio pastorale della parrocchia, poi negli organi collegiali delle scuole di Vimercate e, infine, la prima grande sfida, nel 1990, con la candidatura in Consiglio comunale. Stringhini venne eletto, anche se la Democrazia cristiana perse le elezioni amministrative, ed entrò a far parte della minoranza in Municipio.
La carriera politica
Fu uno dei fondatori della lista civica "Impegno per Burago" che nelle elezioni del 1995 conquistò la prima storica vittoria del centro. Con Giampaolo Verderio acclamato sindaco, Stringhini venne nominato vicesindaco e assessore all'Urbanistica e ai Lavori pubblici. Nel 1999 la riconferma, con la consegna delle deleghe all'Istruzione e Servizi sociali. Nel 2002 arrivò il pensionamento e un riconoscimento come "Maestro del lavoro" dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Poi, finalmente, nel 2004 arriva l'elezione a sindaco di Burago. Stringhini ha guidato con mano ferma il Comune per cinque anni e poi è stato riconfermato nel 2009 per il secondo mandato che, purtroppo, non ha potuto concludere.