Cerimonia

Burago non dimentica: a Ezio Motta la benemerenza civica alla memoria

L'onorificenza è stata consegnata nella giornata di ieri, domenica, alla famiglia del compianto allenatore e dirigente della "Buraghese"

Burago non dimentica: a Ezio Motta la benemerenza civica alla memoria
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Burago non dimentica: a Ezio Motta la benemerenza civica alla memoria. La cerimonia si è tenuta ieri, domenica, nel cortile del Municipio alla presenza dei familiari dell'indimenticato allenatore e dirigente della "Us Buraghese".

Il ricordo di Ezio continua a vivere

Scomparso nel dicembre scorso a soli 70 anni, Ezio aveva dedicato tutto se stesso al calcio, insegnando ai bambini i valori autentici dello sport e della vita, fuori e dentro il rettangolo verde. Confermatosi come storico volto del pallone brianzolo, aveva ottenuto moltissimi successi con i colori della "Buraghese" di cui era stato anche fondatore, allenatore e direttore generale.

"Questa giornata è stata voluta per una ragione ben precisa - ha dichiarato il sindaco Angelo Mandelli, che ha dato il benvenuto ai tanti cittadini riuniti nel cortile del Municipio per la cerimonia insieme all'onorevole Fabrizio Sala - Questa ragione è l’invito a fermarci a conoscere meglio le persone che si dedicano al nostro paese; in questo caso parlo di un grande uomo: Ezio Motta"

La commozione della famiglia

Enorme la commozione della platea e della famiglia, presente per ritirare l’onorificenza postuma:

"Grazie all’Amministrazione comunale per questo riconoscimento a nostro padre - hanno commentato i figli con voce rotta dall’emozione - Per noi vuol dire tanto e avrebbe voluto dire tanto anche per nostro padre. E grazie papà che sei stato una colonna portante non solo per noi, ma anche per tutti i ragazzi che hai accompagnato".

Il grazie della "Buraghese"

Gratitudine che emerge anche dalle parole del presidente della società, Giuliano Raimondi:

"Ezio ha fatto tanto per Burago e la grande famiglia della "Buraghese" e quello di oggi è il modo migliore di dirgli grazie, ma anche per coltivare la sua memoria e la sua eredità. Il suo è sempre stato un impegno disinteressato e senza secondi fini: un padre per tanti ragazzi che sono passati dalla nostra società. Una vita fatta di passione per lo sport e spirito di servizio verso la comunità. Abbiamo tutti una grande responsabilità: proseguire il suo lavoro seguendone l'esempio"

"Un punto di riferimento"

Un riferimento non casuale, visto che insieme a Motta sono stati citati anche due dei gioielli più pregiati del settore giovanile della "Buraghese" coltivati dallo stesso Motta nei primi anni della loro carriera. Lorenzo Colombo, classe 2002, calciatore professionista attualmente attaccante del Monza in Serie A; e Mattia Malaspina, 18 anni e colonna della Primavera del Milan. Entrambi riceveranno un particolare encomio nelle prossime settimane da parte del Comune:

"Ezio per me è stato un punto di riferimento - ha spiegato Colombo, che non ha potuto presenziare a causa di un impegno calcistico, ma che ci ha tenuto ad essere presente anche solo con la voce tramite una registrazione - Mi ha aiutato a coronare il mio grande sogno ed è stato il primo a credere in me".

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