Cala il sipario sulle Majorettes
Dopo 46 anni di attività si scioglie il Gruppo del «Buonumore» fondato da Alba Pennati.
«L’Alba sorge sempre a cancellare il buio della notte». Per tante ragazze Alba Pennati, la «mitica» Alba, è stata un punto di riferimento, che per 46 anni ha portato avanti il Gruppo Majorettes del Buonumore di Biassono. Gruppo da lei fondato nel 1976 che ora ha dolorosamente dovuto sciogliere.
Equilibrio, fantasia e spirito di amicizia sono le principali caratteristiche che hanno sempre contraddistinto il Gruppo, uno dei corpi di rappresentanza più noti in Brianza, sorto nel 1976 in occasione della tradizionale marcia estiva del buonumore.
I traguardi r30aggiunti
«Tutti sanno come è nato il Gruppo Majorettes del Buonumore, la nostra continuità per 46 anni, i nostri traguardi negli anni - ci racconta Alba - Come l’anniversario del 25esimo compleanno, sostenuto da un gruppo di tamburi, che ringrazio di cuore. Tutti, genitori, ragazze, bandiere e tamburi abbiamo raggiunto Verona: Messa al Santuario della Corona per tutti noi, sfilata e pranzo. Per il 30esimo anniversario ho invitato le ex Majorettes, ognuna di loro portava una bandiera che rappresentava tutti gli anni passati. Siamo partiti dal Comune per arrivare alla Festa Campagnola con la banda di Bresso in sfilata, marciando. Ringrazio il Comitato Maria Letizia Verga di Costa Alta per l’accoglienza nei confronti della nostra compagine».
I festeggiamenti per il 40esimo
«Il 40esimo lo abbiamo festeggiato in Villa Monguzzi - prosegue Alba - Tutta la cittadinanza era invitata, erano presenti don Giuseppe Galbusera, il sindaco, l’Amministrazione comunale e a sorpresa è arrivato don Giampiero Crippa, che ha sempre avuto una preziosa attenzione verso il nostro Gruppo. Erano presenti anche diverse associazioni che, negli anni, mi hanno sempre sostenuta nei momenti decisivi per la nostra continuità. Mi sono molto impegnata per avere le divise tutte uguali, con l’aiuto di alcuni genitori, per dare a tutti un po’ di allegria e vedere un sorriso e la gioia di quel momento. E’ stata una parte della mia vita che con sacrifici e qualche delusione ho portato avanti».
I ricordi della fondatrice
«Ho iniziato con le Majorettes per la tenacia, la volontà, la sfida di voler continuare nelle difficoltà - ricorda la fondatrice - La grinta e l’orgoglio di esserci riuscita. Sono stata sostenuta da Alessia, mi ha aiutata a realizzare il mio sogno, 46 anni di presenza. Ha sempre svolto con passione e qualità da spendere a tutte, per stimolare la collaborazione, per essere parte di un gruppo senza rivalità e competizione. Ringrazio con stima e riconoscenza le ragazze impegnate alla guida del gruppo. Per diversi anni abbiamo partecipato alla marcia Andem al Dom in piazza Duomo, alla presenza del Cardinal Carlo Maria Martini, per arrivare all’Arena e concludere la parata con tutti i gruppi sportivi. Abbiamo visitato tanti paesi e città, eravamo impegnati tutto l’anno. Ricordi che tengo nel mio cuore, che in questi momenti di dolore mi aiutano nella quotidianità. Un orgoglio: siamo stati i primi a inaugurare la residenza “Anni Verdi” e per diversi anni la nostra presenza era costante in tutte le feste. Siamo state ospitate in televisione (Levis 501 e altre). E ancora la presenza del nostro Gruppo alla Fiera di San Martino con un gazebo allestito per l’occasione, ballando e offrendo dolci a tutti i cittadini. Altra partecipazione la sfilata di Carnevale: per l’occasione abbiamo creato dei costumi di pelle da pellerossa che ci hanno fatto vincere il primo premio. Nel 2002 mi hanno conferito il premio Sgurbat d’Or: un’onorificenza che mi ha onorata con l’indimenticabile Giovanni Strumia».
La chiusura del Gruppo
«Siamo arrivate alla chiusura per diversi motivi - spiega Alba con le lacrime agli occhi - Nel 2015 il Gruppo ha subito un grave lutto. Sono seguiti momenti bui che hanno cambiato i modi di essere, il folklore, in particolare, il Covid ha aiutato nella mia decisione. Non mi sento di lottare per continuare e vorrei scusarmi se ho deluso qualche ragazza nella scelta. Menziono solo un nome, Anna, per ringraziare tutte voi e le vostre famiglie. Ringrazio tutte le bande (40 corpi musicali) e, in particolare, il nostro Corpo Musicale Biassonese, maestro e presidente, che ci hanno accompagnato durante le nostre manifestazioni portando allegria e buonumore. Le varie cene annuali sono sempre state presso il ristorante El Cordobes, che con la loro disponibilità e il loro calore ci degustavano con le loro specialità, tra cui una varietà di pizze. Momenti a cui erano invitate Majorettes e famiglie, tutte le autorità, il sindaco, don Mazzi che regalava i diari, gli agenti di Polizia locale, il maresciallo dei Carabinieri e i nostri religiosi, il dottor Alberto Bianchi, Alberto Caspani, Nadia Beretta».
"Con orgoglio porterò sempre nel mio cuore i colori biassonesi"
«La mia ultima uscita come presidente è stata l’8 ottobre a Minusio, paese gemellato con Biassono - conclude Alba - La nostra amicizia sarà sempre costante e continuativa. Ringrazio voi del Giornale di Carate che mi avete sempre accompagnata in questi anni per informare i cittadini delle nostre varie manifestazioni. Il nostro Gruppo no profit è stato sostenuto dalla mia famiglia e dal segretario Gianni Cazzaniga. A tutte le persone che mi hanno aiutata, anche da lassù proteggano tutte noi, per regalare un sorriso a chi ne ha bisogno. Con orgoglio porterò sempre nel mio cuore i colori biassonesi». Cosa farà ora Alba? «Farò quello che posso, cercherò di dare fino alla fine».