Monza e Lissone

Calci alla colonnina della sosta per rubare monete. In centro è «caccia» al vandalo e alla sua complice

Accade regolarmente in piena notte in via Azzone Visconti a Monza. Intanto a Lissone nel giro di poche ore si sono verificati due episodi  - due risse - che hanno suscitato preoccupazione tra i residenti di viale Repubblica.

Calci alla colonnina della sosta per rubare monete. In centro è «caccia» al vandalo e alla sua complice
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La scena si ripete identica. L’uomo che arriva in bicicletta, che si avvicina alla macchinetta dei ticket della sosta e che la prende a calci fino a che non riesce a far uscire le monetine. Accade in via Azzone Visconti a Monza e la colonnina presa di mira dall’ignoto vandalo è sempre la medesima, quella delle strisce blu e che si trova a pochi passi dall’incrocio con vicolo De Gradi.

Calci alla colonnina della sosta per rubare monete

A denunciare l’accaduto un residente che è pure riuscito a immortalare la scena girando un col cellulare.
«Noi che abitiamo vicino a via Bergamo siamo ormai abituati a vederne di tutti i colori, ma devo ammettere di non aver mai assistito a nulla del genere - ha commentato il pensionato - Anche perché questo ragazzo non ha agito una volta sola. E’ tornato ripetutamente». Quattro, almeno, le incursioni. Tutte intorno all’una di notte.

«La prima volta l’ho visto martedì della scorsa settimana - ha proseguito - Si è avvicinato in bicicletta e, insieme a lui, a fare da palo, c’era anche una ragazza. Guardandosi intorno con circospezione, ha raggiunto la colonnina e, appoggiandosi a un archetto, ha iniziato a colpirla a calci con violenza, tanto da inclinarla, fino a che le monete non sono uscite».

Il medesimo episodio, con protagonista sempre lo stesso ragazzo, si è ripetuto anche nei giorni successivi. «Lo abbiamo visto per almeno quattro volte, mai però nei fine settimana. Abbiamo segnalato il fatto e la speranza è che riescano a mettere fine a tutto ciò».

Tanti disagi nella zona

Anche perché la zona, di disagi ne conta già parecchi. A partire dalla movida selvaggia che si concentra soprattutto nel fine settimana quando migliaia di persone si riversano tra via Bergamo e vicolo De Gradi. «Oltre a un evidente problema legato all’abuso di alcol, spesso ci troviamo ad assistere a scene che ci risparmieremmo volentieri come giovani che utilizzano gli androni dei palazzi come se fossero servizi igienici - ha osservato ancora l’uomo - Senza dimenticare le risse che scoppiano a cadenza regolare. Ormai non passa weekend in cui non vediamo arrivare la Polizia o i Carabinieri».
Nelle scorse settimane il Questore ha chiuso per 45 giorni due locali di via Bergamo, vuoi perché frequentati da troppe persone con precedenti, vuoi perché servivano alcolici ai minorenni.

A Lissone due risse in 24 ore

Anche a Lissone nel giro di poche ore si sono verificati due episodi  - due risse - che hanno suscitato preoccupazione tra i residenti di viale Repubblica. E' accaduto lo scorso weekend quando i Carabinieri di Lissone sono dovuti intervenire in un locale di viale Repubblica dopo che i titolari del bar e i residenti della zona, che hanno assistito inermi alle risse ed esasperati dalla situazione, hanno chiesto il loro intervento.

Un gruppo di oltre quattro persone, nella serata sia di sabato che di domenica scorsi, è venuto alle mani dopo una lite verbale causata forse da qualche bicchierino di troppo.
Alle parole, dopo pochi minuti, si è passati alle mani tanto che la lite si è trasformata in fretta in rissa. Un episodio che, oltre che a sabato sera, è andato in scena nella tarda serata di domenica.

I Carabinieri, una volta arrivati e supportati anche dal personale sanitario del 118 arrivato con l’ambulanza, non hanno potuto far altro che raccogliere le informazioni necessarie alla ricostruzione delle dinamiche.
Scontato l’avvio delle indagini - da parte dei militari della Caserma di via 25 Aprile - per cercare di ricostruire la dinamica dell’accaduto e identificare le persone coinvolte.

Il precedente

I due episodi dello scorso fine settimana non sono i primi (e non saranno certamente gli ultimi) che si verificano nei locali e nei bar della città.
Poco meno di due mesi fa, ad esempio, le Forze dell’ordine erano state costrette a intervenire per sedare una rissa scoppiata in un parcheggio del rione Vialort, a poca distanza dalla chiesa parrocchiale del Cuore Immacolato al confine con Monza. Una parola di troppo, forse dopo aver alzato un po’ il gomito, e la lite è stata inevitabile.
Poco dopo le 23.30 di venerdì 8 aprile due ragazzi di 24 anni se le erano date di santa ragione mentre si trovavano con le rispettive compagnie sempre in un bar di viale Repubblica.

Anche in quell’occasione tra i due la lite era avvenuta forse per una battuta di troppo che ha scatenato la rissa che aveva coinvolto anche gli altri avventori del locale.
I gestori del bar, spaventati dall’accaduto, avevano poi chiamato inevitabilmente il 112 che aveva inviato sul posto sia i Carabinieri per calmare gli animi che un’ambulanza e una squadra della Croce Verde Lissonese.
Dopo pochi minuti i militari lissonesi erano riusciti a riportare la calma evitando che la situazione degenerasse.

Il Prefetto dispone più controlli

Controlli ancor più capillari da parte delle Forze dell’ordine per evitare che la giustificata e naturale voglia di divertirsi possa degenerare in atti di vandalismo o, addirittura, di violenza.
Il prefetto Patrizia Palmisani ha convocato una riunione tecnica di coordinamento delle Forze di polizia con l’obiettivo di impartire indirizzi per la gestione della movida, disponendo un’intensificazione dei servizi di controllo del territorio rivolti a prevenire e contrastare possibili episodi di degrado e di illeciti
La fine della scuola (quasi per tutti) e le temperature estive sono sinonimo di una maggiore frequentazione dei luoghi pubblici e dei centri cittadini di adolescenti, giovani e adulti. E tra tanti che si divertono in modo sano e corretto, c’è spesso anche chi esagera

«In ogni territorio la movida assume una rilevanza primaria non soltanto sul piano sociale, ma anche su quello culturale ed economico - ha rilevato il prefetto - E’ però necessario assicurare che tale fenomeno sia gestito con la massima attenzione anche sul piano della sicurezza. Dovranno essere contrastati fenomeni negativi ed eccessi che nulla hanno a che fare con il divertimento, riconducibili semmai all’immagine della ‘malamovida’, come schiamazzi, vendita di alcolici a soggetti minorenni, risse, ubriachezza molesta, furti, guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze psicotrope, possesso e spaccio di sostanze stupefacenti».
Per questo motivo è stato stabilito che le Forze di polizia cureranno, principalmente nel corso dei fine settimana della stagione estiva, servizi straordinari di prevenzione, sicurezza e controllo del territorio. Forze di polizia che potranno contare sull’importante collaborazione delle Polizie locali, con le quali saranno promosse forme di coordinamento e di scambio informativo al fine di favorire la migliore dislocazione delle risorse a disposizione e la più ampia copertura del territorio.

Turni serali per la Polizia locale

Per questo il prefetto ha chiesto ai sindaci della Provincia di sostenere e incentivare la pianificazione di servizi in orario serale da parte delle Polizie locali. Parallelamente, sono state indicate alcune ulteriori iniziative da valutare a livello locale, tra cui la promozione dell’utilizzo del suolo pubblico per l’installazione di sedute all’aperto di ampiezza adeguata ad ospitare tutti gli avventori, così da evitare assembramenti, e la regolamentazione degli orari di apertura e chiusura degli esercizi pubblici, in modo da conciliare l’interesse all’intrattenimento con il diritto al riposo dei residenti.
Il prefetto ha anche rammentato che, qualora un esercizio costituisca un pericolo per l’ordine pubblico o per la sicurezza dei cittadini, è prevista la possibilità per il Questore di sospenderne la licenza.

«La prossima stagione estiva si preannuncia finalmente diversa rispetto alle ultime due, che sono state fortemente caratterizzate dal sistema di misure di contrasto del Covid-19 - ha chiosato il prefetto - Le Istituzioni continueranno ad operare affinché i cittadini possano trascorrere il proprio tempo libero con serenità e in sicurezza. La libertà di divertirsi non deve però diventare il pretesto per eccessi, abusi o violenze: oltre all’impegno delle Istituzioni, è fondamentale che tutti mantengano comportamenti responsabili e rispettosi delle regole della vita sociale».

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