Canclini «licenzia» don Angelo. «Ha perso le elezioni, quando chiederà di essere trasferito?»
L’ex candidato sindaco di centrosinistra si è scagliato anche contro la coalizione di Parolini
E’ bastato un post altamente polemico, scritto all’indomani della tornata elettorale che ha visto trionfare il centrodestra di Mauro Capitanio, per far scoppiare un vero e proprio terremoto politico sia negli ambienti politici concorezzesi di Sinistra che in quelli ecclesiastici. Bordate lanciate non proprio da un signor nessuno; l’autore infatti è Massimo Canclini, già candidato sindaco nel 2014 per il centrosinistra (in quella tornata elettorale sfidò Edoardo Teruzzi, Paolo Gaviraghi e Riccardo Borgonovo, con quest’ultimo che poi venne eletto sindaco per il secondo mandato).
Canclini «licenzia» don Angelo
Nei giorni scorsi l’ormai ex professore dell’istituto «Vanoni» di Vimercate (a settembre raggiungerà la meritata pensione dopo una vita dedicata all’insegnamento) ed ex esponente dell’allora Partito popolare, personaggio noto in città, ha vuotato il sacco puntando il dito contro «Un’Alleanza per la Città», la civica nata dall’unione di «La Rondine», «Vivi Concorezzo», «Concorezzo Democratica» e «Iniziativa Civica».
«Concorezzo è salva - ha scritto Canclini in un post pubblicato sul suo profilo Facebook - La santa alleanza è affondata appena uscita dal porto (a proposito: quando il signor parroco chiederà di essere trasferito? E’ dai primi anni ‘60 che il parroco non si schiera apertamente con uno schieramento politico; e questa volta ha perso le elezioni). Don Angelo, più un sacerdote si allontana dall’altare, più fa danni».
Dunque due i bersagli di Canclini: il candidato sindaco Parolini, sconfitto da Capitanio e il parroco don Angelo Puricelli, accusato di aver fatto campagna elettorale per il centrosinistra. Un pensiero, quello riguardante la presunta ingerenza del parroco nella campagna elettorale, che, in realtà, è balenato anche nella mente di esponenti di centrodestra e che però solo Canclini ha avuto il coraggio di esplicitare pubblicamente. Un post al vetriolo che, inevitabilmente, ha creato un vero terremoto negli ambienti della politica concorezzese.
Interpellato dalla nostra redazione Canclini ha confermato la sua forte presa di posizione.
«Lo sanno tutti a Concorezzo che il parroco, don Angelo Puricelli, è sceso in politica in questa tornata elettorale. Non mi sembra di aver detto nulla di così sconvolgente, seppur in maniera sintetica; è un pensiero condiviso da molti - ha ribadito Canclini - Quando si scende in politica bisogna poi accettare le regole del gioco. Non si può rimanere al di sopra e lasciare che gli umani semplici si combattano tra di loro. In generale chi mi conosce sa che sono abituato a dire quello che penso e posso garantire che quello che ho scritto non è solo un mio pensiero. In questi giorni mi sono confrontato con molti amici di centrosinistra e anche loro la pensano come me sulla Santa Alleanza naufragata ancora prima di salpare dal porto».
Il parroco spegne le polemiche
Interpellato dalla nostra redazione il parroco, però, ha voluto gettare acqua sul fuoco delle polemiche.
«Sono sciocchezze, considerazioni che non hanno nessun senso perché sbaglia chi pensa che il parroco abbia voluto e potuto influenzare il voto dei cattolici - ha sottolineato don Angelo Puricelli - Non ho nulla contro Canclini, ci mancherebbe, ma non è andata così. Un parroco deve tenere un profilo alto rispetto a quello delle elezioni...».
Tanti gli errori fatti dalla coalizione di centrosinistra in questa campagna elettorale secondo Canclini.
«In alcuni post su Facebook di presentazione della “Santa Alleanza”, come l’ho ribattezzata, ho letto della volontà di riscoprire, ricostruire la comunità, etc. E mi sono detto: caspita ma non è passato Attila a Concorezzo, non mi sembra che siamo messi così male. Personalmente ritengo che il futuro di Concorezzo sarà dettato da una parte dalla “Rondine” e dall’altra dalla Lista civica fondata da Capitanio. Ho trovato entrambe le civiche molto brillanti dal punto di vista dei programmi».
Canclini non ha risparmiato dure critiche anche al candidato sindaco Parolini. «Metterlo a capo di questa coalizione mi è sembrata un’operazione strampalata - ha continuato Canclini - Lui fa parte di quella schiera di cattolici, democratici, conservatori. Non era possibile con lui creare una alleanza con il Pd o con la Sinistra. Per quanto riguarda l’operato di Capitanio posso dire che sicuramente, in merito al primo mandato, ha dimostrato coraggio nel mettere in campo idee, seppur costose, riguardanti li rifacimento della scuola di via Ozanam e la realizzazione del comparto di via Kennedy».