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Canino malposizionato: approccio e terapie

Ce ne parlano i dottori Gianluca Santoni e Andrea Ormellese del Centro Medico Brianza

Canino malposizionato: approccio e terapie
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Il canino mascellare malposizionato rappresenta una problematica della dentatura permanente che colpisce circa l'1,5% della popolazione (i dati statistici variano dalle 0,2% al 2,8% della popolazione. L'1,5% è il valore medio). La patologia colpisce più frequentemente le donne nella proporzione di 2 esponenti del gentil sesso per ogni uomo.

Parlando di canino malposizionato, cos'è la malposizione?

«Si tratta di una posizione anomala del canino all’interno dell’osso mascellare prima del tempo normalmente previsto per la sua eruzione», raccontano i dottori Gianluca Santoni e Andrea Ormellese del Centro Medico Brianza.

Cos'è il dente incluso?

«E' un elemento posto all'interno della compagine ossea, con un apice radicolare chiuso. Tale dente si dice incluso perché si trova in quella posizione ben dopo del momento nella prima infanzia in cui avrebbe dovuto spuntare».

Come si scopre il canino malposizionato o incluso?

«Di solito si tratta di una scoperta casuale in quanto questa anomalia non provoca dolore, gonfiore o disturbi diversi. Diciamo che le prime visite dal dentista del piccolo paziente sono fondamentali. E' durante queste ultime, infatti, che il medico può individuare segni clinici di sospetto. Tra questi la perdita precoce e asimmetrica di uno dei due canini decidui mascellari, un grave affollamento, la malposizione del laterale permanente e così via. Per fortuna, i progressi in odontoiatria ci permettono oggi di individuare, in uno stadio di sviluppo precoce, una malposizione del canino mascellare e di intervenire per la correzione di quest’anomalia dentale».

E' importante la diagnosi precoce?

«E' importantissima perché permette di evitare un approccio terapeutico invasivo e semplifica le manovre ortodontiche e agevola il recupero fisiologico dell’elemento in arcata. Oltretutto questo dente riveste un ruolo fondamentale nell’equilibrio sia funzionale sia estetico del paziente. Grazie a esso i canini inclusi possono venire disclusi armonizzando anche l'aspetto estetico dell'arcata superiore».

Come si riesce a effettuare la suddetta diagnosi?

«Molto utili sono le immagini radiografiche attraverso le quali è possibile effettuare una prima stima della posizione del canino mascellare».

Canino malposizionato: terapie

«E' importantissimo procedere con la terapia intercettiva perché significa ridurre al minimo invasività e costi a carico della famiglia. Essa permette di ridurre l’incidenza della patologia evitando la necessità di un trattamento attivo in pazienti con un’occlusione accettabile. Inoltre riduce la necessità di un trattamento combinato ortodontico-chirurgico per il recupero e l’allineamento del canino in arcata e annulla il rischio di eventuali danni ai denti adiacenti causati dal canino malposto». I protocolli, per evitare il rischio inclusione, propongono l'estrazione dei canini decidui nei bambini: «Questo trattamento è di fondamentale importanza: l’estrazione del canino deciduo, corrispondente al canino malposto, determina un cambiamento positivo della posizione nel 50% dei casi già 6 mesi dopo l’estrazione; dopo 12 mesi tale percentuale raggiunge il 78%. Per essere efficace la chirurgia è meglio sia accompagnata da un trattamento ortodontico. E' possibile anche effettuare distalizzazione, terapia ortopedica e la terapia estrattiva non ortodontica. In più la terapia intercettiva può anche essere ombinata ortopedico-estrattiva e ortodontica».
Spetta sempre al medico, a ogni modo, l'ultima parola in merito al tipo di trattamento da preferire.

Informazioni

Per ulteriori informazioni sul tema dei canini malposizionati, il team del Centro Medico Brianza è a disposizione ogni giorno nella propria sede di via Castello 5/A (tel. 039.6095873) a Colnago di Cornate d'Adda.

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