Cantiere a Carate Brianza, l'acquedotto diventa smart
Il progetto di BrianzAcque da 60 milioni di euro, di cui 50 finanziati con fondi Pnrr. Prevista la sostituzione di 4.600 contatori e la riqualificazione di due tratte di rete.
Ammodernamento e digitalizzazione degli acquedotti con i fondi del Pnrr a Carate Brianza.
Nei prossimi giorni prendono il via a Carate Brianza le attività di sostituzione dei contatori dell’acqua. Ed, entro fine giugno, la partenza dei lavori per la riqualificazione di due tratte di acquedotto. E' questo il progetto di BrianzAcque da 60 milioni di euro, di cui 50 milioni finanziati con fondi Pnrr per la riduzione delle perdite, la digitalizzazione e il monitoraggio delle reti di distribuzione dell’acqua nei Sistemi di Acquedotto Interconnessi. Obiettivi principali: abbassare i tassi di dispersione idrica e incrementare l’affidabilità della rete.
Sostituzione 4.600 contatori d’utenza a Carate
Dai primi del mese sono scattate le attività di sostituzione dei contatori meccanici di vecchia generazione con nuovi apparecchi “intelligenti” – smart meters - che consentono a BrianzAcque di acquisire in tempo reale i consumi di ogni singola utenza con tutta una serie di vantaggi in termini di continuità e trasparenza nel servizio fornito al consumatore finale. A Carate Brianza, sono 4.600 i contatori destinati ad essere smontati e “rimpiazzati” da apparecchi di ultima generazione su un totale di 72.044 presi in considerazione dal progetto.
Il cambio contatori viene eseguito a titolo gratuito.
Sostituzione reti idriche di distribuzione dell’acqua in via Aspromonte e Battisti
A fine giugno, BrianzAcque aprirà poi i cantieri per dare inizio alla riqualificazione di due tratte d’acquedotto.
A essere rinnovate con i fondi europei del Pnrr saranno le condotte di via Aspromonte e Battisti. Complessivamente, si tratta di 837 metri di tubazioni I sottoservizi idrici in acciaio o in ghisa attualmente esistenti saranno rimossi e dismessi. Al loro posto, ne verranno posati di nuovi costruiti in materiale resistente e a tenuta sicura.
Per l’esecuzione dei lavori pari ad un costo di 685 mila euro, si utilizzerà la classica tecnica dello scavo a cielo aperto. Secondo i calcoli del settore progettazione e pianificazione della monoutility dell’idrico l’intervento avrà una durata di sei mesi. Una volta completato, BrianzAcque provvederà al riallaccio di tutte le utenze. Grazie a quest’operazione si stima un recupero di perdita idrica pari a 38,5 mc al giorno. Le attività cantieristiche non mancheranno di avere qualche impatto sulla circolazione.
A questo proposito, prima dell’avvio delle operazioni, sono in programma incontri con la Polizia locale ai fini di contenere al minimo i disagi. Gli interventi di sostituzione di tratti dell’acquedotto riprenderanno nell’ultima parte dell’anno in via Leonardo da Vinci e, nel biennio 2024-25, nelle vie: Mosè Bianchi, via Buonarroti, Marengo, Viganò, Milite Ignoto, Porenzella, per Costa, via della Stazione.
“Il PNRR ci offre un’opportunità formidabile per rinnovare gli acquedotti della Brianza e trasformarli in infrastrutture moderne ed efficienti. In prospettiva questi cantieri rappresentano una ricchezza per il territorio in quanto contribuiranno a preservare l’acqua, risorsa vitale e sempre più centrale nel contesto dei cambiamenti climatici in atto”., spiega in una nota Enrico Boerci, Presidente e AD di BrianzAcque.
“Sono molto soddisfatto della costante e sinergica collaborazione con BrianzAcque, da sempre attenta alle necessità territoriali e alla qualità di vita dei cittadini. Questo innovativo progetto, reso possibile dall’importante finanziamento del PNRR, è una grande opportunità che migliorerà ancora l’efficienza e la qualità del servizio idrico nel Comune di Carate Brianza. L’Amministrazione Comunale collaborerà fattivamente con BrianzAcque per mitigare eventuali disagi connessi all’intervento”, commenta il sindaco Luca Veggian.
L’ammodernamento e la digitalizzazione degli acquedotti, premiato dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nella missione “Rivoluzione verde e transizione ecologica”, oltre ad una significativa riduzione delle perdite e ad un minor spreco idrico, porterà al risultato concreto di poter contare su una maggior disponibilità di acqua per i cittadini anche in caso di periodi di siccità.