Limbiate

Cantiere della scuola fermo da mesi, il Comune dà mandato a un avvocato

Si dovrà decidere se è meglio intraprendere una trattativa o rescindere il contratto.

Cantiere della scuola fermo da mesi, il Comune dà mandato a un avvocato
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L’Amministrazione comunale si affida a un legale per scegliere la strada migliore per il futuro della scuola Anna Frank di via Torino a Limbiate

Cantiere della scuola fermo da mesi, il Comune dà mandato a un avvocato

Ad annunciarlo è il sindaco Antonio Romeo allo scadere dei termini fissati per la risposta dell’impresa appaltatrice, la Ati costituita da Na.Gest e Tsa srl. Il cantiere è fermo da mesi: il 14 gennaio il direttore dei lavori aveva scritto alla società contestando una serie di inadempienze e formalizzando l’intenzione, da parte del Comune, di rescindere il contratto. Quindi aveva concesso 15 giorni di tempo per una risposta.

«La replica è arrivata ed è anche piuttosto articolata, quindi chiediamo l’ausilio di un avvocato affinché valuti tutta la documentazione e possa consigliarci la strada migliore da percorrere. Quindi, se intraprendere una trattativa con l’impresa oppure rescindere il contratto» ha spiegato il primo cittadino. Nella prima ipotesi, il Comune dovrà avere la garanzia che i lavori procederanno speditamente, nella seconda invece, si dovrà riaprire la gara d’appalto per affidare la prosecuzione delle opere a una nuova impresa.

Il sindaco parla in Consiglio comunale

Romeo lunedì 7 febbraio ha esposto la situazione in Consiglio comunale.
La decisione definitiva dunque, ancora non c’è. Il mandato all’avvocato sarà affidato molto probabilmente nella prossima seduta di Giunta. «La situazione è davvero molto delicata, in questa fase bisogna pesare bene le parole e le azioni, facendo ciò che è meglio per la città» ha puntualizzato Romeo.

Già a dicembre il sindaco aveva relazionato sulla situazione della scuola in Consiglio comunale, evidenziando che la scelta era giunta ormai a un bivio.

Da novembre nel cantiere di via Torino non si vede più nessuno ma i lavori non sono neanche a metà. Mancano tutte le murature e l’impresa ha realizzato lo scheletro del plesso, ha poi smontato i ponteggi, suscitando grande preoccupazione nei residenti e nelle famiglie dei futuri alunni della primaria di San Francesco che per il settimo anno scolastico vede gli studenti frequentare la scuola fuori sede, per il secondo anno sono tutti radunati nella palazzina ex Afol di Mombello.

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