il Confronto

Caos in strada dopo mezzanotte di un gruppo di ragazzi, arriva il sindaco

Il primo cittadino di Mezzago non ha voluto chiamare le Forze dell'ordine (e far scattare quindi le multe previste) ma di parlare ai ragazzi

Caos in strada dopo mezzanotte  di un gruppo di ragazzi, arriva il sindaco
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Notte agitata a Mezzago dove un gruppo di una quarantina di ragazzi stava festeggiando in modo a dir poco chiassoso tanto che al sindaco sono arrivate segnalazioni e lamentele di alcuni cittadini. E il primo cittadino ha pensato bene di uscire di casa per incontrare i nottambuli

Il caos dei ragazzi e l'arrivo del sindaco

A raccontare quanto accaduto è stato direttamente il sindaco Massimiliano Rivabeni  il quale, poco dopo la mezzanotte, ha ricevuto l'ennesima segnalazione e lamentela riguardante un gruppo di ragazzi che si trovavano nel posteggio antistante il locale Bloom (chiuso in quel momento) e che stavano festeggiando

"Al mio arrivo una quarantina tra ragazzi e ragazze si trovavano nello spazio antistante il locale e nell'euforia, seppur comprensibile dopo l'anno appena trascorso, stavano tenendo comportamenti davvero al limite, lanciandosi bottiglie (poi fortunatamente riscontrato essere di plastica) e facendo veramente molto chiasso. Quel chiasso che nella notte riecheggia fino alle case circostanti originando molteplici segnalazione e richieste di giusta tranquillità. Ho deciso di fermarmi e di persguire la strada del dialogo, pur avendo ben presente che quei giovani stavano contravvenendo regole di quiete, di distanziamento, di coprifuoco etc. Ho scelto di fermarmi, di metterci la faccia, di non trattare quei giovani come delinquenti ma di provare a spiegare loro che il rispetto delle regole non è una scelta ma un dovere di tutti i cittadini"

E secondo il primo cittadino la sua scelta è stata giusta.

"Certo la situazione non è stata semplice, complici probabilmente qualche birra di troppo, ma devo dire che sono contento. Contento di aver incontrato la maggior parte dei ragazzi che hanno dimostrato educazione e rispetto, quantomeno della mia persona, ed addirittura talvolta autoregolamentato anche qualcuno di loro particolarmente agitato. Probabilmente devo scusarmi con quella parte dei cittadini che avrebbe preferito l'intervento delle Forze dell'ordine (cosa che avviene comunque molto spesso su segnalazione dei cittadini), probabilmente verrò redarguito dalle stesse Forze dell'ordine che più di una volta mi hanno invitato a non rischiare in prima persona esponendomi, ma sono fermamente convinto che la strada del dialogo, purtroppo interrotta dalle rigide regole anti Covid, debba tornare a essere la via maestra"

L'appello si giovani

"Ragazzi, vi ho già parlato di come sarebbe molto più comodo alzare il telefono e mandare i Carabinieri invece di provare a instaurare un dialogo, ma come vi ho detto io sono dalla vostra parte. Sono dalla vostra parte miei giovani concittadini, provati da un anno difficile, alle prese con una giovinezza repressa dalla pandemia e che vuole esplodere nella sua bellezza e spensieratezza, sono dalla vostra parte perché quegli anni, gli anni della giovinezza, non torneranno mai più ed è giusto che voi li viviate appieno".

Infine il sindaco cerca di dare un colpo al cerchio e uno alla botte

"Sono dalla vostra parte però tra noi e soprattutto nei confronti degli altri cittadini deve esserci un elemento imprescindibile, il rispetto. Il rispetto di leggi e regolamenti, che possono essere discutibili, ma sono alla base di una società civile. Il rispetto delle altre persone, qualcuno stasera mi ha detto "Covid a parte, abbiamo sempre fatto casino fino alle 2", qui il Covid non c'entra, il rispetto va oltre. Il rispetto ci deve portare a comportamenti che non inducano gli altri cittadini a chiamare le Forze dell'ordine, quando vi rendete conto (perché ve ne rendete conto) che state esagerando abbiate la saggezza di fare un passo indietro. Questo vi chiedo e se questo non dovesse succedere tornerò a ripetervelo. Aiutatemi a rendere di voi l'immagine di quel che siete, ragazzi pieni di vita, e non mascalzoncelli additati di fare casino e non rispettare nessuno"

 

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