Pugno duro

Caos rifiuti: 100 mila euro di multa a Gelsia

Il Comune di Lissone non ha fatto sconti al gestore del servizio di igiene urbana dopo i ritiri saltati a settembre

Caos rifiuti: 100 mila euro di multa a Gelsia

Una penale di oltre 100 mila euro e un sostanziale avvertimento: la scadenza del contratto si avvicina e l’appalto non è eterno. Il pugno duro nei confronti di «Gelsia Ambiente» era stato annunciato due settimane fa in un comunicato stampa diramato dal Comune di Lissone e ribadito dall’assessore all’Ambiente Massimo Rossati in un’intervista rilasciata al nostro settimanale. E pugno duro è stato veramente.

Cosa è successo

In relazione alla settimana «nera» per la raccolta dei rifiuti in città, da venerdì 12 a giovedì 18 settembre, il Comune non ha fatto sconti al gestore del servizio di igiene urbana. Lo ha spiegato all’Aula lunedì sera il sindaco Laura Borella. Prima una concisa sintesi di quanto accaduto. Vale a dire «una diminuzione della qualità del servizio» offerto alla cittadinanza registrata già in primavera – con una prima penale di tre mila e 600 euro comminata dal Comune a fronte di una quarantina di «falle» rilevate dall’1 aprile al 10 giugno -, proseguita in estate e culminata il 12 settembre «con il mancato ritiro dei sacchi in tutta Santa Margherita» e passaggi a «singhiozzo» sul resto del territorio lissonese. A cui si aggiungono una piattaforma ecologica di viale delle Industrie che non funziona come dovrebbe e un «vergognoso abbandono» dei cassonetti per gli indumenti, secondo quanto denunciato dai banchi dell’opposizione dal capogruppo dem Elio Talarico e dall’ex sindaco Concetta Monguzzi.

“Situazione inaccettabile”

Una situazione che il primo cittadino non ha stentato a definire «inaccettabile» tanto da aver valutato anche un’opzione alternativa d’emergenza – con ordinanza igienico sanitaria, sospensione dell’incarico a «Gelsia» e incarico a un’altra società specializzata – poi rimasta nel cassetto per gli interventi straordinari garantiti dall’attuale gestore nelle giornate di mercoledì 17 e giovedì 18 settembre.
«Abbiamo riconvocato nuovamente “Gelsia” che ha legato quanto accaduto il 12 settembre a un improvviso venir meno degli addetti alla raccolta dei rifiuti per congedi e malattie…», ha spiegato Borella.

La “multa” salata

Ne è conseguita l’applicazione delle penali, nella misura massima prevista dall’articolo 12 del contratto che dal 2018 lega Ente pubblico e società, per una somma «superiore ai 100 mila euro». Penali che però, ha tenuto ad aggiungere il sindaco, «non risolvono il problema» perché l’obiettivo è «un servizio di qualità e una gestione coerente con l’interesse della città». Con lo sguardo rivolto al 2028, anno in cui scadrà il contratto in essere. Qui il primo cittadino e dai banchi dell’opposizione Alberto Bertolini si sono trovati d’accordo.
«Bisogna sollecitare l’idea che “Gelsia” non è titolare dell’appalto per elezione divina, ad libitum…», lo stimolo del capogruppo di Riformisti per Lissone.
«Concordo: la gestione della raccolta dei rifiuti va interamente ripensata», gli ha risposto Borella.