Il palazzone va giù

Carate al capezzale del Nove Piani: domani l'abbattimento

Nel pomeriggio di domenica 16 ottobre avranno inizio le operazioni di demolizione dell’edificio abbandonato di via Aspromonte. Il sindaco e l'Amministrazione presenzieranno all'evento con i nuovi proprietari.

Carate al capezzale del Nove Piani: domani l'abbattimento
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Tutto pronto a Carate Brianza per l'abbattimento del palazzo del Nove Piani, per anni simbolo di degrado e abbandono in città.

Carate saluta il Nove Piani

La prima simbolica operazione meccanica di demolizione del mastodontico edificio di via Aspromonte si terrà nel pomeriggio di domani, domenica 16 ottobre, alle ore 15,  alla presenza delle autorità cittadine e dei nuovi proprietari dell’area (la società «Geoide Project and contract srl» di Carate) che l’hanno acquistata all’asta ad inizio anno per un valore di un milione e 691 mila euro.

Un evento annunciato con tanto di manifesti

Il sindaco Luca Veggian nei giorni scorsi ha dato l’annuncio ufficiale tramite manifesti affissi in città, che invitano la cittadinanza a partecipare allo «storico evento di rigenerazione urbana». La scelta di pubblicizzare però in pompa magna la cerimonia ha suscitato qualche mugugno.

Sulla pagina Facebook del gruppo «Carate Brianza» sono fioccati i commenti, come sempre, divisi tra pro e contro. C’è chi ha criticato la decisione di «impiegare soldi pubblici» per la pubblicizzazione di una demolizione privata, chi ha stigmatizzato definendola «propaganda» in vista delle prossime elezioni amministrative. Ma c’è anche chi ha applaudito alla conclusione di un percorso, che si è concluso positivamente, dopo tanti anni.

Il palazzone era rimasto coinvolto nel maxi-sequestro della Guardia di Finanza e della Procura di Monza nell’inchiesta sui soldi «riciclati» in case e terreni di cui era stato accusato il napoletano Salvatore Izzo, legato alla immobiliare «Cb Spa», fallita nell’ottobre 2016 e ultima proprietaria dello stabile caratese dichiarato poi inabitabile dall’Asl.

Quella di domani, domenica 16 ottobre sarà una data destinata a entrare nella storia della città e attesa da tempo per la quale l’Amministrazione comunale ha voluto organizzare anche un simbolico appuntamento collettivo attorno all’immobile di via Aspromonte, già cantierizzato da giorni e che verrà gradualmente raso al suolo.

Quello che sorgerà sulle ceneri del «Nove Piani» sarà, però, ancora tutto da scoprire... La proprietà, infatti, sarebbe in attesa dell’approvazione definitiva della nuova variante al Piano di governo del territorio (prevista entro fine anno) per presentare una proposta di Piano attuativo.

Cosa prevede il Pgt del 2018

Il «Nove Piani», composto da 36 tipologie di appartamenti da quattro fino a sei vani e mezzo, con cantine interrate, era stato venduto in un unico lotto insieme al terreno privato di circa 11.246 metri quadrati circostante l’edificio, in forza di un accordo definito tra le due proprietà. Nel Pgt oggi vigente - quello del 2018 della Giunta Paoletti - l’impegno alla demolizione del palazzone consentiva all’acquirente di programmare e realizzare un ampio progetto urbanistico-edilizio (fino a un massimo di 13.500 metri cubi) e quindi di «spalmare» la superficie edificabile (circa 4.885 metri quadrati lordi) sui due sub-comparti dopo l’acquisizione dei terreni comunali di viale Brianza (7.076 metri quadrati circa) per un corrispettivo di circa 200 mila euro. All’interno era stata inserita anche la previsione di aree a verde per almeno 5 mila metri quadrati.

 

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