In vendita

Carate Brianza, all'asta l'impero della Sanvito e Somaschini

Nove milioni e 350 mila euro il prezzo per l'acquisto dell'officina meccanica e del magazzino della storica azienda di via Del Valà.

Carate Brianza, all'asta l'impero della Sanvito e Somaschini
Pubblicato:

Va all’asta il prossimo 15 marzo l’impero della «Sanvito & Somaschini», azienda di Carate Brianza attiva dal 1968 e leader nel settore della costruzione stampi termoplastici e termoindurenti per la realizzazione di particolari plastici impiegati nel settore automotive.

La ditta ha sedi a Carate e Renate

Il prezzo a base d’asta è di 9 milioni e 350 mila euro, con rilancio minino di 200 mila euro, per l’unico lotto composto dal ramo d’azienda e dal magazzino, quest’ultimo però oggetto di separato contratto estimatorio, che verrà valorizzato a parte.
La vendita riguarderà l’officina meccanica per la produzione di stampi per materie plastiche nelle sedi di attività di via Del Valà a Carate Brianza, di via Petrarca a Renate e Cassago, ma anche le attrezzature, i beni strumentiali, ovvero gli impianti e gli automezzi, i contratti in corso, macchinari e impianti oggetto dei contratti di leasing, i rapporti di lavori che ad oggi contano 103 dipendenti oltre a segni distintivi, marchi, denominazione, liste clienti e fornitori, studi e ricerche di mercato, i dati e le informazioni di natura tecnica (disegni e progetti), le informazioni di natuta coimmerciale, amministrativa, finanziaria, logistica, i cataloghi e il dominio internet dell’azienda e ogni altro dato o informazione utili per la futura gestione.

L'ipoteca della Imr sulla vendita

Sul futuro della «Sanvito & Somaschini» avrebbe messo da qualche tempo un’ipoteca una diretta concorrente del settore nella produzione di stampi per il mercato automobilistico.
A giugno dello scorso anno il giudice delegato del Tribunale di Monza Francesco Ambrosio aveva infatti ammesso la «Sanvito & Somaschini» presieduta da Alberto Sanvito, al procedimento unitario di composizione della crisi d’impresa in vista di un concordato, nominando Elisabetta Brugnoni quale commissario.

Poche settimane prima, la stessa azienda aveva firmato con un’altra azienda di Carate Brianza - la «Imr Industrialesud» di via Rivera, controllata dalla famiglia Galmarini - un contratto d’affitto triennale dell’intero ramo d’azienda per un canone di circa un milione all’anno, contenente un impegno irrevocabile di partecipare all’asta dell’azienda stessa offrendo un corrispettivo minimo di 8 milioni euro. Un passaggio sofferto e delicato quello della liquidazione giudiziale per la «S&S», una delle più floride realtà del settore che, nel 2021, aveva fatturato quasi 33 milioni di euro prima di una crisi finanziaria che ha portato a chiedere la procedura.

Fin dal 2004, l’azienda di via Del Valà aveva chiesto di potere ampliare la propria attività sul sito caratese, ma i vincoli imposti dal Piano di governo del territorio del 2009 l’avevano di fatto bloccata. L’opportunità si era concretizzata poi con la variante al Pgt del 2018 della Giunta Paoletti e, non senza difficoltà, aveva segnato il primo significativo passo ad inizio 2020 con l’approvazione dello schema d’intesa istituzionale tra Provincia e Comune sotto il mandato del sindaco Luca Veggian.

L’area di intervento, a sud di via Del Valà, riguardava una superficie complessiva di 29.230 metri quadrati, di cui 8.460 già occupati dalla «Sanvito&Somaschini» e 20.770 metri circa che corrispondevano, invece, all’area da destinare all’ampliamento dell’attività: per il nuovo stabilimento, per la viabilità di accesso e, per una parte, da destinare a verde pubblico.

Seguici sui nostri canali
Necrologie