Auguri speciali

Carate Brianza festeggia due splendide centenarie

Annita Longoni ha soffiato sulla torta con 100 candeline, mentre Adele Motta ha tagliato il ragguardevole traguardo delle 102 primavere.

Carate Brianza festeggia due splendide centenarie
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Duecentodue anni in due: festa grande e doppia alla residenza «Il Parco» di Carate Brianza per i compleanni speciali di due ospiti.

Annita e Adele sono ospiti a Il Parco di Carate Brianza

Annita Longoni ha soffiato sulla torta con 100 candeline, mentre Adele Motta ha tagliato il ragguardevole traguardo delle 102 primavere.

A porgere gli auguri a nome di tutta la città il sindaco Luca Veggian insieme all’assessore ai Servi sociali, Cristina Camesasca, che hanno omaggiato con uno splendido mazzo di fiori le due longeve concittadine così come ha fatto Roberto Longoni,  presidente del Consiglio direttivo de Il Parco.

Nata in città il 9 aprile 1922, Annita Longoni era la maggiore di tre fratelli e figlia di Giovanni e Annunciata Caglio. Cresciuta nella Curt di Scott, a quattordici anni, come usava un tempo, era entrata in fabbrica presso la sartoria «Rossi e Meregalli» dove aveva conosciuto il futuro marito Angelo Cesana. I due si sposarono nel 1949 e abitarono a lungo in via Lazzaretto. Dalla coppia è nato il figlio Arnaldo, laureato in giurisprudenza e bancario per 40 anni, attualmente pensionato e consigliere della Banca di credito cooperativo di Carate Brianza, sposato con Daniela Villa, insegnante d’inglese per lunghi anni alla media Statale Dante Alighieri.

La nonna centenaria ha lavorato alla Rossi e Meregalli fino al 1960, anno in cui scomparve la mamma Annunciata. Raggiunta la pensione, si è dedicata con passione alla crescita delle adorate nipoti: Annachiara e Maria Letizia, che ha visto crescere e realizzarsi negli studi universitari e nel lavoro.

«Di carattere forte e determinato - dice di lei il figlio Arnaldo che la va a trovare ogni giorno - Mamma ha sempre posto al centro della sua vita la famiglia, non solo come spazio fisico dove sentirsi al sicuro, ma anche come luogo degli affetti e di relazioni profonde. La devozione alla Madonna di San Bernardo l’ha sempre accompagnata nel suo cammino di vita, specialmente in questi ultimi anni».

Centodue anni splendidi li ha festeggiati invece Adele Motta, la «calzulara» del Loghetto. Nata a Monticello, aveva iniziato fin da giovanissima a lavorare in filanda. Rimasta orfana della madre in tenera età, si era sposata con Alessandro Limonta e, nel 1956, si era stabilita in città con la famiglia in via Nazario Sauro dove il marito aprì un laboratorio di calzolaio a cui lei dava una mano sia nel lavoro sia nel ricevere la clientela.
I Limonta fabbricavano scarpe di qualità su misura e fornivano di calzature prestigiosi negozi di Milano. Da qui il soprannome di «calzulara», come la chiamavano i residenti del rione. Da sempre legata alla parrocchia, nonna Adele per molti anni si era resa disponibile a distribuire nelle case il bollettino parrocchiale «Il Volto di Carate». A festeggiarla anche il figlio Luigi, già presidente del gruppo di Protezione civile comunale e i famigliari.

 

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