Parrocchia

Carate Brianza, il coadiutore a settembre lascia gli oratori

Don Alessandro Colombo nominato parroco a Inverigo. Al suo post a guidare la Pastorale giovanile arriva un novello don che sarà ordinato a giugno.

Carate Brianza, il coadiutore a settembre lascia gli oratori
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Dopo sette anni come responsabile della Pastorale giovanile della Comunità di Carate Brianza, don Alessandro Colombo lascia la guida degli oratori.

Da Carate a parroco di Inverigo

Per lui un incarico nuovo e di maggiore impegno: da settembre sarà il nuovo parroco di Inverigo, comunità pastorale intitolata al Beato don Carlo Gnocchi e che riunisce le quattro parrocchie di Sant’Ambrogio di Inverigo, di San Lorenzo a Villa Romanò, San Michele Arcangelo di Romanò e San Vincenzo di Cremnago.

Don Alessandro, 50 anni, originario di Case Nuove, frazione del comune di Somma Lombardo, alle porte di Malpensa, è stato ordinato prete nel giugno del 2002 e sette anni fa arrivò a Carate Brianza per prendere il posto di don Massimo Pirovano, dopo cinque anni trascorsi a Rovello Porro e altri nove a Monza, prima a San Fruttuoso e poi a Triante.

L’annuncio del suo trasferimento è stato ufficializzato in occasione delle Messe festive dell’altro fine settimana. Il Vescovo lo ha chiamato a un incarico nuovo da parroco nella comunità di Inverigo dove dal 3 settembre 2021 è stato nominato amministratore parrocchiale padre Daniele Bai, oblato vicario dopo il rientro in Brianza (ad Agrate, Omate e Caponago) dell’allora parroco don Giuseppe Barzaghi, poi ritiratosi per problemi di salute dopo nemmeno quindici mesi.

Al suo posto un novello prete

Don Alessandro, appassionato educatore e trascinatore di tanti ragazzi e giovani in questi anni, sarà sostituito a fine giugno da uno dei nuovi sacerdoti novelli che verranno ordinati in Duomo a Milano. Nei giorni scorsi il coadiutore ha salutato con un messaggio i suoi più stretti collaboratori, i catechisti e gli animatori dei quattro oratori della Comunità Pastorale Spirito Santo (Carate Brianza, Costa Lambro, Agliate e la parrocchia di Albiate).

«Anche se in questi ultimi giorni ho fatto finta di non sapere, so che la notizia gira già da qualche tempo - le parole del don - Da quando è circolata la notizia del mio cinquantesimo compleanno, il Vescovo avrà pensato che era necessario affidare la cura dei nostri ragazzi ad un prete più giovane; e così ha provveduto a destinare un prete novello, un fatto quasi miracoloso di questi tempi, ai nostri oratori. Bisogna, dunque, essere grati e da subito ben disposti ad accoglierlo e a collaborare con lui. Per quanto riguarda me: sono consapevole di essere a servizio della nostra Chiesa Diocesana e di aver detto un sì al Signore fin dal giorno della mia ordinazione; un sì che mi ha sempre arricchito. Pertanto ho risposto serenamente alla chiamata che il Vescovo mi ha fatto, sperando di essere capace di servire la comunità di Inverigo. Tutti noi - ha proseguito don Alessandro - dobbiamo rispondere alle chiamate che il Signore ci rivolge nella vita abbracciando la realtà delle nostre relazioni e responsabilità. Questa volta lo faccio con un po’ più di timore, poiché cambio il ruolo nella parrocchia, ma lo faccio con fiducia, sapendo che il Signore mi ha sempre accompagnato in ogni Comunità, mettendomi accanto tante persone buone e facendomi dono di alcune amicizie speciali. D’altra parte, ogni incarico che ricevo e poi termino, ricorda a me e a tutti noi, che non sono proprietario ma collaboratore del Vangelo e che ogni esperienza che viviamo va vista nel tempo di Dio. Ora andiamo avanti con fiducia, pensando agli impegni estivi alle porte; ai ragazzi che sono la nostra ricchezza. Avremo modo a settembre di ringraziare per tutti i doni di questi anni e soprattutto di accogliere e sostenere il sacerdote novello che a fine Giugno ci verrà affidato. E’ una grazia di Dio, molta preziosa e - ha concluso - preghiamo per le vocazioni che il Signore semina anche adesso nelle nostre comunità».

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