Sanità

Carate Brianza: "Il Pronto soccorso dell'ospedale non chiuderà"

Corbetta, Citterio, Pozzoli e Veggian: “Da mesi al lavoro con Asst per mantenere e rilanciare una struttura fondamentale per la Brianza nord”.

Carate Brianza:  "Il Pronto soccorso dell'ospedale non chiuderà"
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"Il Pronto soccorso dell'ospedale di Carate Brianza non chiuderà".

Piano di rilancio per il reparto di Carate Brianza

A dirlo sono in una nota il consigliere regionale Alessandro Corbetta, il sindaco di Besana in Brianza Emanuele Pozzoli, il sindaco di Carate Brianza Luca Veggian e il sindaco di Giussano Marco Citterio.

“Da mesi - spiegano - ci stiamo confrontando con l’Asst Brianza e la direzione Welfare di Regione Lombardia per trovare ogni possibile soluzione finalizzata al mantenimento del Pronto Soccorso di Carate, ma anche e soprattutto a un piano di rilancio del presidio. Oggi possiamo affermare che il Pronto Soccorso di Carate non è a rischio chiusura.”

“Siamo in dirittura d’arrivo, infatti nella prossima settimana avremo un’importante riunione con la Direzione generale della ASST della Brianza per discutere del progetto di potenziamento e rilancio della struttura. Un piano di rilancio che a tempo debito verrà presentato pubblicamente”, aggiungono.

“Da tempo infatti – proseguono Corbetta, Citterio, Pozzoli e Veggian – come territorio abbiamo chiesto alla Direzione generale dell’assessorato regionale al welfare di evitare la chiusura del Pronto Soccorso, consci dei problemi legati alla carenza del personale (problema su scala nazionale) e ai grandi sforzi chiesti ai lavoratori del presidio, ma altrettanto preoccupati per il mantenimento, come sempre abbiamo ribadito, di un servizio fondamentale per l’intera Brianza nord”.

“Siamo fiduciosi del buon esito di questo lungo e complesso iter che ha visto nel direttore generale dell’Asst Brianza Marco Trivelli e in Regione Lombardia degli interlocutori attenti e sensibili alle istanze del territorio, non solo per scongiurare la chiusura ma altresì rafforzare i presidi e la sanità territoriale” concludono Corbetta, Citterio, Pozzoli e Veggian.

L'allarme sulla possibile chiusura e sospensione estiva del servizio di emergenza e urgenza a Carate - punto di riferimento irrinunciabile per un bacino territoriale che conta oltre sessantamila abitanti - era stato lanciato dal sindacato che aveva  sollevato problemi organizzativi legati alla carenza di personale.

 

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