Carate Brianza "invecchia": un quarto della popolazione è over 65
Negli ultimi 5 anni il saldo naturale sempre negativo: al 31 dicembre 2021 si sono registrati 105 nascite e 191 decessi.

Culle vuote a Carate Brianza e una città che invecchia « a vista d’occhio» con gli over 65 che sono ormai arrivati quasi a un quarto (22,2%) della popolazione.
Carate, i dati del Dup
Anche a Carate Brianza, come tutta in Italia, la denatalità è diventata un’emergenza cronica che rischia di minare la tenuta sociale del Paese. A certificarlo nuovamente è il rapporto annuale contenuto nel Dup (il Documento unico di programmazione) che sarà portato domani sera, mercoledì 27 luglio, all’esame dell’Aula e che, oltre agli obbiettivi strategici e operativi dell’Amministrazione comunale, mette a fuoco nella parte introduttiva l’andamento demografico della popolazione.
Al 31 dicembre 2021 in città la popolazione contava 17.760 abitanti (8.697 maschi e 9.063 donne) con un calo di tre unità rispetto all’inizio dello scorso anno (17.763). A determinarlo il saldo naturale (la differenza cioè tra nati e morti) che, lo scorso anno, ha fatto segnare un -86 (105 i nuovi nati a fronte di 191 decessi) e quello migratorio con saldo positivo a +83.
Che la popolazione, però, stia drasticamente invecchiando in città lo dimostra soprattutto l’andamento dei dati dell’ultimo quinquennio relativamente al movimento naturale, al movimento migratorio e al tasso demografico.
Nel 2020 saldo naturale a -128
Nell’anno orribile del Covid-19 (il 2020) a Carate Brianza - si è toccato il fondo con un saldo naturale che è arrivato a -128: 105 i nati e ben 233 i morti registrati a Carate Brianza. Mai così giù anche il tasso di natalità (il rapporto fra il numero dei nati vivi residenti e la popolazione media residente, ndr) precipitato a 5,9 per mille abitanti; di contro, in spaventosa risalita, quello di mortalità (13,1 per mille abitanti). Ma non è andata meglio nemmeno tra il 2017 e il 2019: con il saldo tra nascite e decessi sempre negativo e un tasso di mortalità che non è mai sceso sotto il 10 per mille abitanti.
L’analisi demografica restituisce poi la fotografia nel 2021 di una città con una maggiore presenza di donne (366 unità in più rispetto agli uomini), ma la ripartizione per classi di età evidenzia che le rappresentanti «del gentil sesso» sono maggiormente presenti nella fascia di popolazione adulta e soprattutto in età senile, mentre sono in minoranza nelle classi di età che vanno dall’età prescolare alla prima occupazione.
Un altro dato che balza all’occhio è che la metà della popolazione caratese ha un’età compresa fra i 30 e i 65 anni mentre gli ultra-sessantacinquenni - quelli che vengono classificati cioè nella cosiddetta categoria della «Terza età» - rappresentano ben il 22,2% del totale secondo un trend nazionale che vede l’Italia prima tra gli stati europei nella percentuale di over 65. In città, di contro, gli under 18 arrivano appena al 17 per cento della popolazione. Un dato sul quale anche la politica sarà chiamata riflettere per i prossimi anni. L’ultimo sguardo è agli stranieri: in città a fine 2021 erano 1389 pari al 7,8% della popolazione. L’incidenza maggiore si è registrata nella fascia di età adulta (30-65 anni) come conseguenza dei flussi migratori.