Carnate: attività abusiva inchiodata dalla Polizia locale
Gli agenti hanno emesso ordinanza di cessazione dell'azienda di proprietà cinese che non aveva mai ottenuto l'autorizzazione di inizio attività
Ha operato per oltre un anno senza alcun problema, rifornendo i negozi di ogni genere di prodotto. Peccato però che per il Comune di Carnate si trattava di una società "fantasma", visto che nessuna autorizzazione era mai stata richiesta né tanto meno rilasciata dagli uffici.
Attività abusiva inchiodata a Carnate
Nei guai (e grossi anche) è finita un’azienda riconducibile a proprietari di origini cinesi sita in via Galilei, all’interno dell’ex area Mellin, e in affitto all’interno di un maxi capannone. Azienda a cui ora è stata imposta la cessazione da parte della Polizia locale che, appurata la reale situazione, ha immediatamente emesso un’apposita ordinanza per la dismissione di un’attività, di fatto, illecita.
Autorizzazione mai ottenuta
La società cinese, operante nel settore del commercio all’ingrosso, era attiva già da più di un anno. L’illecito è emerso dopo una serie di verifiche effettuate dall’Ufficio commercio e dall’Ufficio tributi del Comune. Da qui la segnalazione al comando dei vigili urbani, che immediatamente hanno effettuato le indagini del caso. Dagli accertamenti è successivamente emerso che mancava la cosiddetta "Scia", la Segnalazione Certificata di Inizio Attività.
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