Eid al Fitr

Carnate: la comunità musulmana festeggia la fine del Ramadan

I fedeli islamici si sono ritrovati questa mattina nella sede di via Dante: con loro anche il sindaco e il parroco

Carnate: la comunità musulmana festeggia la fine del Ramadan
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Il digiuno è finito: ora si può festeggiare. Questa mattina, venerdì 21 aprile, centinaia di musulmani sono giunti a Carnate da tutto il Vimercatese per celebrare la fine del Ramadan. Un momento di preghiera e festa al quale hanno partecipato anche Rosella Maggiolini, l’assessore Mario Riva e il parroco don Adelio Molteni che hanno raccolto l'invito dell'imam Reda Afify.

La comunità musulmana festeggia la fine del Ramadan

Dal 22 marzo, ogni giorno, fino a giovedì scorso, i fedeli islamici hanno digiunato dall’alba fino al tramonto. Tradizionalmente, i musulmani si recano nelle moschee per pregare e poi si riuniscono in famiglia per mangiare e passare il tempo insieme dopo il tramonto. Oggi, l'ultimo momento sacro che prende il nome di "Eid al Fitr" al termine del Ramadan. I presenti, provenienti da tutto il circondario a da tanti Paesi del mondo islamico, si sono radunati nella sede del Centro culturale in via Dante con indosso gli abiti tipici, come la "dishdasha", la tunica a maniche lunghe che arriva fino alle caviglie e la "shashia", tipico cappello.

"Sappiamo bene quanto è stato importante questo mese di preghiera, digiuno ed autodisciplina – ha affermato Afify rivolgendosi ai fedeli – Si celebra l’aspetto più importante della nostra esistenza e della nostra religione: la rivelazione del Corano. E siamo veramente contenti di condividere questo momento così importante per noi con i rappresentanti del Comune e con i nostri fratelli di fede cristiana: del resto siamo una sola comunità e lavoriamo insieme per il bene di essa"

Presenti anche il parroco e il sindaco

Come da tradizione per Carnate, alla preghiera hanno partecipato infatti anche il sindaco insieme all'assessore alla Cultura e il parroco don Adelio:

"L’integrazione culturale è qualcosa di bellissimo - le parole del sacerdote - Essere qui con voi in questo momento, così alto spiritualmente, per me è un onore. Viviamo purtroppo in un mondo di conflitti, talvolta anche religiosi: oggi però siamo qui insieme, persone di fedi diverse, per pregare per l'unità e la condivisione, valori che a Carnate sono perfettamente rappresentati dalla sintonia delle nostre comunità"

L'importanza del dialogo

Al termine della preghiera, guidata da Usama El Santawy, spazio ai regali. Il don ha consegnato all'imam il messaggio di solidarietà e vicinanza dell'arcivescovo Mario Delpini che ha voluto farsi prossimo alle comunità islamiche in questo momento di grande importanza per la cultura musulmana. A sua volta, Afify ha voluto regalare una copia del Corano ai suoi "ospiti", cui è stato fatto dono dei tradizionali dolci della cucina araba. Infine, la colazione per tutti a coronare la mattinata di festa.

"Sono onorata di essere qui con voi a festeggiare e vi ringrazio dell'invito – ha commentato il sindaco – Dobbiamo lavorare tutti insieme per integrarci nelle nostre e nelle vostre usanze perché non c’è niente di più importante che comunicare. E' la prima volta che partecipo a questo momento e devo ammettere che sono stupita da quanto, a volte, conosciamo poco degli altri Paesi. Invece, dovremmo spingere la nostra curiosità ad andare più in là e sorvolare i limiti che ci separano"

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