Besana

Caro energia, la Comunità pastorale riduce luce e gas nelle chiese

Davanti alle ultime bollette, più che raddoppiate rispetto allo scorso anno, la Parrocchia riduce i consumi

Caro energia, la Comunità pastorale riduce luce e gas nelle chiese
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Bollette più che raddoppiate rispetto allo scorso anno: ultime fatture ricevute alla mano, anche la Comunità pastorale Santa Caterina di Besana in Brianza fa i conti con il caro energia che sta attanagliando famiglie e imprese.

Consumi da ridurre

Come muoversi allora per contenere nel medio periodo i costi di luce e gas divenuti insostenibili, mantenendo allo stesso tempo i servizi di cura spirituale e di accoglienza offerti dalle chiese, le attività oratoriane e quelle della Caritas parrocchiale? Strutture che tra capoluogo e frazioni sono particolarmente numerose. Il Consiglio pastorale ne ha discusso nel corso dell’ultima riunione, datata 21 settembre, dalla quale è nato il comunicato diffuso nel fine settimana di sabato 15 e domenica 16 ottobre. La soluzione condivisa con i parrocchiani è quella che ogni buon padre di famiglia prenderebbe: ridurre i consumi. Anche perché il peggio, purtroppo, deve ancora venire con la stagione fredda alle porte.

Chiese meno illuminate e riscaldate

«Cari fedeli, certamente a ciascuno di voi non sarà sfuggita, grazie al tam tam mediatico a cui siamo sottoposti da ormai alcuni mesi, la situazione drammatica relativa ai continui rincari di energia elettrica e gas - si apre il testo - Nessuno ne è immune: famiglie e imprese, le nostre strutture: chiese ed oratori. Possiamo condividere con voi il dato che le fatture che stanno arrivando, sono ad oggi pari a più del doppio rispetto a quelle dello scorso anno, pari periodo».
La sola strada percorribile, si legge ancora, «è quella di ridurre i consumi». Ecco quindi che «nei prossimi mesi troverete le chiese non completamente illuminate e non riscaldate come gli scorsi anni».
Dove possibile, inoltre, le messe feriali, meno frequentate, saranno celebrate negli edifici sacri più piccoli delle frazioni, quella di San Nazaro a Montesiro o il Santuario della Beata Vergine Immacolata di Vergo Zoccorino ad esempio. Per quanto concerne invece gli oratori, «si cercherà di ottimizzare l’utilizzo evitando ogni e qualsiasi spreco», coinvolgendo nel protocollo di «austerity» anche le società sportive.

"Le difficoltà devono renderci ancora più vicini nella Fede"

Il comunicato ai fedeli si conclude con un messaggio di speranza.
«Prendiamo quanto ci viene chiesto come un passaggio da vivere insieme: le difficoltà devono renderci ancora più vicini nella Fede. Sarà una testimonianza che quello che ci lega è la sequela a Cristo, indipendentemente da come sarà illuminato o riscaldato il luogo in cui parteciperemo». «Eleviamo anche una Preghiera affinché le cause di queste difficoltà, in primis la guerra in corso, possano essere rimosse dalla potenza mediatrice dello Spirito».

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