Limbiate

Casa confiscata alla criminalità assegnata a White Mathilda: è occupata da due anni

Il Comune e l’associazione hanno deciso di ricorrere alle vie legali per tornare in possesso dell’alloggio.

Casa confiscata alla criminalità assegnata a White Mathilda: è occupata da due anni
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Doveva accogliere per brevi periodi donne maltrattate, è occupato da due anni da una famiglia in difficoltà che doveva restare solo 15 giorni.

Casa confiscata alla criminalità assegnata a White Mathilda: è occupata da due anni

Recentemente l’Amministrazione comunale di Limbiate ha avviato un’azione civile per liberare l’appartamento destinato nel 2019 all’associazione White Mathilda, operativa in città da dieci anni con lo sportello antistalking in Villa Mella.

L’alloggio di 60 metri quadrati era stato confiscato alla criminalità organizzata. Una volta entrato nelle disponibilità dell’ente locale, l’allora assessore ai Servizi sociali, il compianto Fabio Zamin, aveva pensato di destinarlo alle donne vittime di violenza, quindi era stato aperto un bando per la gestione vinto appunto da White Mathilda che ne avrebbe usufruito per sei anni con possibilità di rinnovare per altri sei.

Nel dicembre del 2019 però, il Comune ha chiesto all’associazione di poter collocare una famiglia all’interno dell’alloggio per 15 giorni, in attesa di reperire un’altra abitazione.
"Visto che si trattava di un’emergenza abbiamo subito acconsentito - ha spiegato Luisa Oliva, presidente di White Mathilda - l’appartamento era già utilizzabile anche se stavamo completando i lavori di sistemazione in modo che potesse accogliere anche due nuclei famigliari alla volta. La nostra intenzione è infatti utilizzarlo come punto di appoggio per pochi giorni per donne e bambini in attesa della collocazione in una struttura protetta".

Scaduti i 15 giorni la famiglia si è però rifiutata di lasciare l'alloggio, non ha pagato utenze di luce e gas, che sono state staccate e non ha risposto alla richiesta di mediazione inoltrata dal Comune e dall’associazione per liberare l'immobile. Intanto sono passati due anni e falliti i tentativi di risoluzione bonaria della controversia, si è deciso di agire in giudizio nei confronti del nucleo che sta occupando l’alloggio senza titolo.

(nella foto di copertina Luisa Oliva, presidente di White Mathilda)

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