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Case a prezzi calmierati per non far scappare i giovani dalla città

La nuova manovra sull'edilizia convenzionata del sindaco di Monza

Case a prezzi calmierati per non far scappare i giovani dalla città
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Rendere più semplice e diffuso il ricorso alle case in edilizia convenzionata, soprattutto a favore di giovani coppie e famiglie. L'obiettivo? Evitare che la classe media scappi dalla città di Monza e che si perdino giovani e bambini. Lo ha ben spiegato il sindaco Paolo Pilotto annunciando oggi, mercoledì 20 dicembre 2023, l'impegno a favore della casa.

L'edilizia convenzionata per le case

È stato approvato dal Consiglio Comunale nella seduta del 18 dicembre 2023 il nuovo schema di convenzione già approvato dalla Giunta per gli interventi di edilizia convenzionata, realizzati da operatori privati in accordo con il Comune allo scopo di assegnare o affittare alloggi a prezzi calmierati. L’obiettivo del nuovo testo è di aggiornare il modello finora applicato, risalente al 2014.

Rispetto al documento del 2014, che si basava in parte su deliberazioni – ormai datate - del Consorzio Intercomunale Milanese per l’Edilizia Popolare, il nuovo schema aggiorna i requisiti soggettivi necessari all’accesso all’edilizia residenziale convenzionata, estendendolo anche a nuclei familiari provenienti da aree esterne a Monza, così da contribuire a dare una possibilità in più di accesso alla casa alle giovani famiglie che vogliono vivere in questa grande area urbana e rallentare il progressivo invecchiamento della popolazione.

Il nuovo schema introduce inoltre un limite dell’indicatore di situazione economica equivalente (il famoso Isee) del nucleo familiare. Nello specifico dev’essere inferiore ai 45.000 euro annui, con il diritto di prelazione sull’immobile che scatta sotto la soglia dei 30.000 euro per i primi 90 giorni di pubblicazione dell’avviso. Nella nuova convenzione è infine stato approfondito il patto di futura vendita a prezzo calmierato, solo accennato nel testo del 2014.

Lo scopo finale: evitare la fuga della classe media

Lo scopo finale è chiaro: evitare la fuga della cosiddetta classe media. Il sindaco Pilotto non ne ha fatto mistero: Monza è una città che sta guadagnando terreno nei ranking delle agenzie e nelle classifiche di vivibilità (ultime quelle del Sole24ore e di Italia Oggi), ma il rischio con l'aumento del prezzo delle case è che succeda come a Milano. "Lì sono cresciuti gli abitanti benestanti e più anziani, ma scappano i giovani e le famiglie della classe media, da qui la nostra idea di rispondere a questo bisogno fondamentale dell'abitare", ha detto.

“Con questo nuovo schema di convenzione – ha poi aggiunto l'assessore Marco Lamperti – puntiamo a intercettare maggiormente tutte quelle persone e famiglie che non vengono raggiunte, per motivi di reddito, dall’edilizia pubblica, ma che faticano comunque a rivolgersi al mercato, la cosiddetta classe media. Le nuove regole, ora aggiornate e più adatte al contesto dell’edilizia contemporanea, potranno aiutare chi cerca casa nella nostra città”.

L'edilizia convenzionata infatti prevede la costruzione di alloggi a prezzi calmierati e contribuisce dunque a rispondere alle esigenze abitative di chi fatica a rivolgersi al mercato immobiliare, e nello stesso tempo non ha le caratteristiche economiche per accedere all’edilizia pubblica. Si tratta quindi di un utile strumento per garantire a tutti il diritto alla casa.

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