Individuazione e assegnazione

Case della Comunità a Monza: ecco dove saranno collocate

Ad accogliere i cittadini, oltre ad un edificio dell’Ospedale Vecchio in via Solferino, due aree di proprietà comunale: i locali dell’ex supermercato di via Luca della Robbia e una porzione dell’area ex-TPM in Via Borgazzi

Case della Comunità a Monza: ecco dove saranno collocate
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È stata completata nelle scorse settimane l’operazione di individuazione e assegnazione degli spazi da destinare alle tre “Case della Comunità” di Monza: ad accogliere i cittadini, oltre ad un edificio dell’Ospedale Vecchio in via Solferino, due aree di proprietà comunale: i locali dell’ex supermercato di via Luca della Robbia e una porzione dell’area ex-TPM in Via Borgazzi, all’angolo con Via Gorizia.

Case della Comunità a Monza: ecco dove saranno collocate

Le Case di Comunità sono nuove strutture socio-sanitarie il cui sviluppo è finanziato anche dal PNRR a livello nazionale. Il Piano nazionale prevede l’apertura, in tutta Italia, di almeno di 1.350 Case della Comunità entro il 2026, di cui 216 in Lombardia. Il compito delle Case della Comunità è quello di integrare i servizi sanitari e sociosanitari con i servizi sociali territoriali: nelle strutture si effettuano prelievi e vaccinazioni, cure primarie e continuità assistenziale, ambulatori specialistici, programmi di prevenzione e di promozione della salute, attività consultoriali. Saranno presenti anche i servizi sociali comunali.

Case della Comunità a Monza: una sarà in via Luca della Robbia

Nascerà negli spazi dell’ex-supermercato di via Luca della Robbia l’ambulatorio previsto nel quartiere Cederna: il Comune ha ceduto in comodato d’uso gratuito gli spazi alla ASST Brianza che curerà gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria necessari all’allestimento degli ambulatori. Si tratta di un immobile di circa 660 metri quadri, con accesso da via Poliziano. Il piano terra presenta un ampio spazio di 345 metri quadri, che in precedenza era adibito all’esposizione di merci. È poi presente un piano ammezzato con una stanza di circa 90 metri quadri e un piano interrato dalla funzione principalmente tecnico-impiantistica. La concessione, valida per i prossimi 30 anni, garantirà alla zona est di Monza un prezioso presidio sanitario.

L'area di via Borgazzi

Il secondo luogo che l’Amministrazione ha recentemente dato in concessione gratuita a ASST Brianza è l‘ex sede amministrativa di TPM - Società Trasporti Pubblici Monzesi. La zona, tra via Borgazzi e viale Gorizia, occupa un terreno che complessivamente ha una superficie di 2042 metri quadri ed è a ridosso di un’importante arteria di viabilità cittadina che collega il centro della città.  Anche in questo caso la concessione ha durata trentennale.

“Mettendo a disposizione parti del patrimonio immobiliare del Comune – spiega l’Assessore al Bilancio e Patrimonio Egidio Longoni – garantiamo ai cittadini un miglior presidio medico del territorio, permettendo la creazione di nuovi centri che potranno diventare punti di riferimento per la cura e assistenza alla cittadinanza”.

Il commento del sindaco Pilotto "L'Amministrazione è intervenuta a garanzia della salute dei cittadini"

“In tempi molto brevi – afferma il Sindaco Paolo Pilotto – l’Amministrazione Comunale è intervenuta a garanzia della salute dei cittadini offrendo una immediata disponibilità alle autorità sanitarie dopo che due delle tre sedi di Casa della Comunità si erano rivelate inadatte, poiché individuate in aree di proprietà privata e quindi non idonee per l’avvio dei progetti e per l’impiego delle risorse PNRR da parte delle stesse autorità sanitarie. Il percorso svolto tra Comune e autorità sanitarie, l’autorizzazione della Regione per modificare due delle tre sedi, l’individuazione di beni ed aree comunali da destinare all’importante servizio, mettono su un piano di stretta collaborazione IRRCS San Gerardo (oggi) e ASST Brianza (domani) con il Comune di Monza ad unico ed esclusivo vantaggio dei cittadini, che troveranno nelle sedi di via Borgazzi (Ovest) Ospedale Vecchio (Centro) Cederna – Cantalupo (Est) tre importanti riferimenti per la loro salute”.
“Ai progettisti, ai tecnici, alle imprese, tocca ora il compito di recuperare tre strutture degne delle attese dei cittadini e, ancor più, alle autorità sanitarie il privilegio di organizzare in quei luoghi servizi pubblici efficienti e completi, per la salute di tutti i cittadini”, conclude Pilotto.

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