Caso Salis, Corbetta replica a Pilotto "Serve cautela ma non è una martire. Aspettiamo che la giustizia faccia il proprio corso"
"Quello che può fare il Governo italiano è vigilare affinché il processo sia equo e giusto, auspicando che l’imputata possa dimostrate la propria innocenza"

“È vero che fino a prova contraria si è tutti innocenti, altrettanto vero è che Ilaria Salis ha procedimenti penali in corso in Ungheria per aver aggredito pesantemente, insieme ad altri coimputati tedeschi di estrema sinistra, alcuni militanti e persone ritenute di estrema destra. Quello che può fare il Governo italiano è vigilare affinché il processo sia equo e giusto, auspicando che l’imputata possa dimostrate la propria innocenza, nel rispetto dell’indipendenza della magistratura ungherese che applica le proprie leggi in autonomia”.
Caso Salis, Corbetta replica a Pilotto
Le parole sono quelle di Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione Lombardia, che attraverso una nota diffusa alla stampa chiama in causa anche il sindaco di Monza Paolo Pilotto e ricorda una vicenda del 2017 in cui era stata coinvolta (e finita sotto processo e poi assolta) la maestra monzese.
“Serve quindi cautela da tutte le parti e il primo a cui la raccomando è proprio al Sindaco Pilotto che la definisce “mite, schiva e intelligente” chiedendo di riportarla in Italia. Oltre a questi fatti che verranno accertati, non si può prescindere dal fatto che questa persona è collegata ai centri sociali e proprio a Monza - città guidata dall’ex professore di religione della Salis Paolo Pilotto - nel 2017 ha partecipato a un corteo di centri sociali e anarchici poi sfociato nell’aggressione di alcune ragazze della Lega e alla distruzione del loro gazebo in piazza. Se i fatti ungheresi venissero confermati si tratterebbe di ulteriori atti gravissimi per una insegnante, con buona pace della condotta mite tenuta al Liceo durante l’ora di religione con il professore Pilotto, motivo per cui la si vorrebbe dipingere come una martire”, conclude Corbetta.
Salis prosciolta nel processo per i fatti di Monza
A quell'episodio del gazebo distrutto a Monza, come vi abbiamo spiegato nei giorni scorsi, seguì un processo anche a Ilaria Salis che però fu prosciolta. Parlando con l'Ansa il legale di Salis, l'avvocato Eugenio Losco, ha infatti ricordato che "Ilaria è stata assolta per non aver commesso il fatto in relazione all'episodio dell'aggressione al gazebo della Lega nel 2017".
E ha sottolineato che "la signora Salis non è stata affatto individuata dalle due militanti della Lega ma solo individuata come partecipante al corteo che si svolgeva quel giorno a Monza da un video prodotto in atti. Il giudice nella sentenza - ha concluso - ha specificato che risulta aver partecipato solo al corteo senza in alcun modo aver partecipato all'azione delittuosa di altre persone né di aver in qualche modo incoraggiato o supportato altri a farlo".