Castelli e le dimissioni per "motivazioni personali", bufera sull'ex presidente della Provincia
Dopo la vicenda Meroni-Segre, esplode il caso che coinvolge Roberto Invernizzi, esponente del Pd.

Una settimana fa aveva sollevato il caso del consigliere provinciale della Lega, Fabio Meroni, che nel riferirsi alla senatrice a vita Liliana Segre, aveva utilizzato il numero che, da deportata, le è stato tatuato sul braccio.
Bufera sull'ex presidente della Provincia Invernizzi
Ora la bufera coinvolge proprio Roberto Invernizzi, esponente del Pd, che aveva duramente attaccato quel post di Meroni facendo di fatto diventare quella vicenda un caso nazionale.
Il commento alle dimissioni dell'ex ministro dalla presidenza di "Pedemontana"
Invernizzi, ex sindaco di Bellusco (dove ora è consigliere comunale) ed ex presidente della Provincia di Monza e Brianza, ha pubblicato un post sui Social, a commento della notizia delle dimissioni dell'ex ministro della Lega Roberto Castelli dal ruolo di presidente di "Autostrada Pedemontana Lombarda". Lo ha fatto sollevando di fatto dubbi sui "motivi personali" alla base della decisione.
Le parole di Invernizzi
"Al liceo, quando non sapevi cosa scrivere sulla giustificazione - scrive Invernizzi riferendosi alla notizia delle dimissioni di Castelli - tiravi fuori la sempre brillante "motivazione personale". Mi pare che il livello sia lo stesso. La differenza è che qui si giustifica, anzi non si giustifica, qualcosa di ben più grave".

Non ha fatto marcia indietro
Al post sono seguiti commenti che stigmatizzano le parole di Invernizzi, che però non ha fatto marcia indietro.
Anzi, ha precisato: "Castelli non ha avuto problemi a rendere pubblica la sua malattia, dandone colpa al vaccino anticovid. Se la motivazione delle dimissioni fosse questa, avrebbe tranquillamente potuto indicarla. Perché sta gestendo un'opera di interesse vitale per un intero territorio e non può lasciare spazio ad illazioni in merito alla conduzione della società concessionaria".
La reazione della Lega
Nel pomeriggio di oggi, sabato 27 novembre, è arrivata una prima reazione istituzionale. A stigmatizzare le parole di Invernizzi è stato il collega Mauro Capitanio, sindaco della Lega di Concorezzo. Capitanio, senza mai citarlo, chiede di fatto che anche a Invernizzi venga riservato il trattamento di Meroni.
Le parole del sindaco di Concorezzo
"Ironizzare sulla salute e sui problemi famigliari delle persone è sempre deprecabile - scrive Capitanio sul suo profilo Social - Soprattutto se queste uscite arrivano dalle istituzioni. Io mi auguro che le istituzioni prendano i doverosi provvedimenti".
