Seregno

Centinaia di messaggi «Rivogliamo il cinema»

Ha avuto successo la colorata iniziativa per chiedere la riapertura della storica sala di via Umberto I

Centinaia di messaggi «Rivogliamo il cinema»
Pubblicato:

«Cinema Roma… ma quanto mi manchi!». E’ uno dei tantissimi messaggi appesi con un nastrino colorato alla saracinesca di via Umberto I a Seregno, abbassata ormai dal 30 settembre del 2021. Da allora è come se il tempo si fosse fermato da queste parti: tutto è rimasto uguale, persino le locandine all’ingresso del cinema smantellato e tristemente vuoto.

Centinaia di messaggi «Rivogliamo il cinema»

L’iniziativa nell’immobile ormai dismesso di via Umberto I è stata promossa dall’associazione Amici del cinema Roma per testimoniare con le parole il forte desiderio di riaprire la sala, gestita per quasi quarant’anni dalla cooperativa Controluce.
«Sei stato inesorabilmente fagocitato dai mega cinema… Tutti uguali e impersonali - ha scritto Cristina - Vorrei che la città di Seregno e i paesi limitrofi potessero godere ancora delle tue rassegne culturali, perché il cinema è arte e cultura», con l’invito all’Amministrazione comunale di raccogliere la richiesta di chi vuole ancora bene al cinema Roma.
C’è chi sottolinea non senza nostalgia che «Seregno merita un’altra alternativa culturale», altri il «vuoto che non è più stato colmato, uno spazio sospeso. E’ un peccato che si debba cercare un cinema vero e di qualità nei piccoli paesi intorno», fra questi qualcuno menziona il Politeama di Seveso.
Gli spettatori di un tempo scrivono che il cinema Roma «è necessario», perché «eri una luce, un fiore all’occhiello della città e della Brianza. Un punto d’incontro, di cultura e divertimento» nonché «un enorme valore aggiunto a Seregno».
Uno spazio che ha contribuito alla crescita delle persone e ha stimolato la riflessione su diversi temi sociali, un luogo «che diverte e rilassa» e sa «regalare emozioni a grandi e piccoli».
Molto personale il messaggio lasciato da Elettra su un foglietto arrotolato: «Sono cresciuta con te. Hai contribuito a farmi essere la persona che sono e mi ha fatto sentire meno sola».

64050925
Foto 1 di 3
64050922
Foto 2 di 3
64050913
Foto 3 di 3

La speranza di una seconda vita

Non è ancora tramontata la speranza di una seconda vita della sala cinematografica in pieno centro città.
«Lottiamo e uniamoci per riavere il cinema Roma. E’ stato, è, sarà ancora necessario: vitale nutrimento essenziale per tutti quelli che credono nell’alternativa alle multisala, ai grandi colossi, ai centri commerciali a cui spesso sono unite. Non rassegniamoci».

Negli scritti appesi alla saracinesca impolverata c’è chi rifiuta l’ipotesi di un supermercato («Basta con una cultura della pancia. Voglio una sala cinematografica che illumini la mente»), mentre Eroska scrive che il cinema è stato «un importante polo di aggregazione per giovani e meno giovani legali alla dialettica culturale e al confronto. Non facciamolo morire, diamogli nuova vita, facciamoci un regalo prezioso».

E ancora «il cinema deve essere spettacolo, è questo che il pubblico vuole. Il cinema è mito».
Una vistosa scritta con un pennarello sopra un cartoncino colorato riassume con semplicità il pensiero di tanti e l’auspicio di tutti.
«Seregno senza il cinema Roma non è Seregno. Aspettiamo il tuo ritorno, più vivo che mai».

La chiusura nell’estate del 2021

Il cinema Roma ha chiuso definitivamente i battenti il 30 settembre 2021, dopo 37 anni di gestione della cooperativa Controluce, titolare di un contratto d’affitto con la proprietà dell’immobile.
La decisione di interrompere l’attività del cinematografo era stata motivata dalle precarie condizioni della struttura, non più idonea ad accogliere gli spettatori in sicurezza. Si erano registrate alcune infiltrazioni dal tetto, riparate a spese del gestore, ma sarebbero stati necessari altri lavori più invasivi per adeguare il cinema alle norme vigenti. I costi, molto consistenti, erano però incompatibili con il volume d’affari della sala di via Umberto I, al civico 14.
Il Roma è un pezzo di storia della città, dove operava addirittura dagli anni Venti. Nel 1985 era stato rinnovato ed era «sopravvissuto» alle tv commerciali, all’epoca delle Vhs e dei Dvd, poi ai multisala e infine alle piattaforme dei film in streaming. Senza dimenticare la crisi provocata dalla pandemia del Covid, con un lungo periodo di interruzione forzata delle proiezioni.
Per questo la chiusura ha destato profonda amarezza e delusione in tanti affezionati spettatori. Nell’ottobre 2021, in piazza Segni, si era tenuta una festa di arrivederci dopo il congedo della cooperativa Controluce, presieduta da Giuliano Toffano.
All’epoca si era ventilata l’ipotesi che la proposta cinematografica potesse proseguire nel teatro parrocchiale di Sant’Ambrogio, ma senza seguito anche in questo caso per la necessità dei gravosi lavori di adeguamento dell’edificio alle normative di sicurezza.

Seguici sui nostri canali
Necrologie