Centinaia di partecipanti alla Marcia della legalità di Bernareggio
In centinaia hanno aderito alla manifestazione insieme agli studenti della scuola media
In occasione della Giornata della Legalità, celebrata martedì 23 maggio, a Bernareggio sono stati oltre un centinaio i partecipanti che hanno aderito alla "Marcia della legalità" organizzata dall'Amministrazione comunale e dalle scuole a 31 anni dalla Strage di Capaci.
Centinaia di partecipanti alla marcia della legalità
La partenza è stata fissata alla scuola media "Da Vinci". Prima di iniziare a marciare per le vie del centro, i partecipanti hanno ascoltato gli studenti dell'Istituto, che insieme al corpo insegnanti hanno realizzato un vasto progetto in occasione di questa giornata speciale. Tanti lavori di gruppo per ricordare le vittime della mafia e per insegnare ai ragazzi il valore del ricordo.
I personaggi celebrati
A turno gli studenti hanno letto alcuni passi della Costituzione e hanno raccontato le storie dei personaggi che hanno contribuito alla lotta contro l'illegalità a costo anche di perdere la vita:
"Quasi sempre le persone ricordate in occasione di questa giornata sono il magistrato Giovanni Falcone e il giudice Paolo Borsellino - ha affermato un'alunna - Ma in realtà ce ne sono tante altre di vittime, troppe. Tra queste anche la moglie di Falcone, Francesca Morvillo. Vittima anche lei, quando quel giorno gli attentatori fecero esplodere 500kg di tritolo su un tratto di autostrada, allo svincolo di Capaci e con loro morirono anche gli agenti Rocco Di Cillo, Vito Schifani e Antonio Montinaro".
Dopo gli applausi e le commemorazioni è arrivato il momento di partire e percorrere le quattro tappe per le vie del paese.
Un albero per ricordare Giovanni Falcone
Oltre alla scuola, i partecipanti e gli studenti si sono fermati per altre parole di ricordo al palazzo Solera Mantegazza in piazza della Repubblica, davanti a palazzo Landriani e in Comune dove è stato piantato l'albero di Falcone. Tantissimi striscioni, cartelloni, magliette e colori per alzare in cielo un forte grido e dire basta alla mafia e alle molteplici vittime che si è portata via, ingiustamente. Il corteo è stato guidato dal sindaco Andrea Esposito, dall'assessore alle Politiche giovanili Paola Brambilla, dall'assessore alle Attività produttive Angelina Marcella e dal preside Giuseppe Alaimo. Presenti anche il gruppo alpini di Bernareggio e la Protezione civile.