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Cento anni da tifoso, dal Monza gli auguri a Celestino

Il videomessaggio della squadra biancorossa per il suo più longevo sostenitore

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Di tifosi il Calcio Monza ne ha tantissimi e sicuramente in molti lo seguivano ben prima dell’approdo in serie A, ma nessuno di certo lo ha come squadra del cuore da tanto tempo come il monzese Celestino Polastri.

Cento anni da tifoso del Monza

celestino polastri

Il motivo è anche anagrafico: il monzese ha appena compiuto cento anni e il suo Monza è sempre rimasto una certezza in questo secolo. Tanto che ormai - racconta la sua numerosa e affiatata famiglia - i gadget biancorossi li ha tutti: sciarpe, magliette, cuscini e perfino panettone e calendario.
Fino a qualche anno fa riusciva a seguirlo anche allo stadio, oggi invece si deve accontentare di guardare le partite sul tablet, ma la sua passione biancorossa l’hanno ereditata i nipoti che seguono la squadra con lo stesso fervore di Celestino. E ovviamente il regalo più gradito per le sue cento candeline spente assieme a figli, nipoti e pronipoti il 9 gennaio, non poteva che essere un videomessaggio dei suoi beniamini.

Il videomessaggio della squadra

monza calcio

L’emozione per Celestino Polastri è stata indescrivibile quando i suoi famigliari gli hanno messo davanti un tablet e sono comparsi i giocatori Andrea Petagna; Dany Mota; Carlos Augusto; Santos Marlon e Warren Bondo che avevano registrato un videomessaggio appositamente per lui per fargli gli auguri. «Ciao Celestino, volevamo farti tanti auguri di buon compleanno, un abbraccio forte».
Celestino del resto è proprio un monzese doc. Nato e cresciuto a Cederna, ha lavorato per una vita alla storica ditta monzese «Pagnoni», fino alla pensione negli anni Ottanta e lì è stato sempre apprezzato e ricordato per la sua professionalità. Classe 1923, Celestino ha visto la città cambiare, ovviamente è andato in guerra dopo la leva militare e ha avuto - rispetto ad altri coetanei - la fortuna di tornare a casa, ma seppure ne conservi i ricordi, diquell’argomento non parla mai molto volentieri. Racconta la figlia Marina: «Nel 1950 ha poi sposato mia mamma, Angela Locati, mancata cinque anni fa a 92 anni. Papà a quell’epoca ancora andava in bicicletta fino al cimitero per fargli visita, ultimamente invece fa un po’ più fatica a camminare e parlare».

Il segreto della longevità? Lo sport

Celestino è comunque lucido e attivo per avere cento anni. Da una decina d’anni a fargli compagnia a casa c’è anche la badante Maria Cringusi, che gli si è ovviamente molto affezionata. «E’ davvero una persona dolcissima, un nonnino superlativo», racconta. E proprio per i suoi nipoti è stato un punto di riferimento sempre. «Li portava a tutte le attività sportive caricandoli sulla sua mitica 128, ci teneva molto e oggi anche gli otto pronipoti appena possono gli portano un nuovo gadget del Monza per farlo felice - continua Marina - Lui è il tipico brianzolo, non stava mai con “le man in man”, si dava da fare al lavoro, a casa con orto e bricolage, aiutando la famiglia e poi alla domenica non mancava mai il giro delle valli con la bici da corsa». Che sia questo il segreto della sua longevità? «Di sicuro è sempre stato una persona molto attiva, oltre che appassionata e circondata da tanto affetto»; chiosa la sua famiglia, che ovviamente non ha mancato di fargli trovare anche una grandissima torta su cui spegnere le candeline assieme a tutti i suoi parenti. I colori? Bianco e rosso naturalmente.

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