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Il Centro Medico Brianza spiega come si usano i prodotti con clorexidina disinfettante

Benché si trovi in molti prodotti da banco, prima di utilizzarla meglio chiedere al dentista

Il Centro Medico Brianza spiega come si usano i prodotti con clorexidina disinfettante
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Tra i dispositivi medici più utilizzati sia negli studi odontoiatrici come il Centro Medico Brianza, sia a casa in autonomia dai pazienti, c’è anche la clorexidina disinfettante. «In studio - confermano i dottori Andrea Ormellese e Gianluca Santoni - la usiamo soprattutto per il risciacquo della bocca prima e dopo le visite odontoiatriche, nonché per pulire le cavità orali prima e dopo gli interventi di chirurgia orale».

Clorexidina disinfettante, i dottori del Centro Medico Brianza illustrano le sue qualità

«Le sue proprietà fanno sì che sia un valido alleato, insieme alle altre terapie, per eliminare i batteri che causano le principali malattie orali - spiegano Ormellese e Santoni - Per questo motivo è corretto indicarla come clorexidina disinfettante».

No al «fai da te»

Attenzione, però, nonostante sia presente in molti farmaci e prodotti da banco senza necessità di ricetta medica, il consiglio è quello di evitare il “fai da te”: «Nessun paziente dovrebbe usarla senza prima aver consultato il dentista di fiducia - spiegano i due - Prima di ricorrere a essa, infatti, è passaggio di grande utilità quello di confrontarsi sempre con il proprio odontoiatra, che dopo una visita dentistica sarà in grado di spiegare al paziente se sia opportuno per lui assumere o meno della clorexidina, e in quali modalità e quantità».

Quali gli effetti collaterali per chi procede senza precauzioni?

«E’ cosa nota - specificano i medici dalla sede cornatese - che la clorexidina possa macchiare i denti se viene utilizzata in modo esagerato, e senza seguire le indicazioni del proprio odontoiatra.
Non solo, meglio non abusarne anche perché è stato dimostrato che in caso di iper-utilizzo e per periodi di tempo molto lunghi questo dispositivo medico crea danni alla flora batterica della bocca. Qualora questo si verificasse la clorexidina perderebbe la sua efficacia come strumento di prevenzione».

Come evitare danni alla flora batterica della bocca?

«Dal nostro punto di vista - spiegano i due odontoiatri di Cornate d’Adda - se si volessero acquistare prodotti che la contengono sarebbe meglio puntare su quelli con la minor concentrazione di principio attivo: basterebbe questo per evitare effetti deleteri. Le percentuali corrette sono comprese tra lo 0,05% e lo 0,20%. Occorre annotare il nome del prodotto e comunicarlo al dentista durante la visita di controllo: così facendo il professionista può valutare se l’uso fattone sia stato positivo o negativo per il paziente. Qualora si riscontri un utilizzo esagerato del disinfettante, il dentista provvederà a consigliare il prodotto da acquistare e a indicare anche le concentrazioni di clorexidina corrette».

Colluttori con clorexidina, quale l'utilizzo consigliato dai dottori del Centro Medico Brianza?

«Qui si apre un fronte infinito», spiegano i dottori Santoni e Ormellese. «Parlando dei colluttori e detto che bisogna sempre utilizzarli nel rispetto di quanto indicato dal “bugiardino” delle istruzioni, i prodotti più diffusi acquistabili al supermercato o in farmacia senza ricetta hanno effetti minimi per la cura dell’igiene orale». Il loro utilizzo deve essere collegato sempre allo spazzolamento dei denti, oltre che alle cicliche visite dal proprio dentista. Il discorso cambia quando si parla di colluttori che contengono clorexidina, in percentuale variabile: poiché sono molto più efficaci, il loro utilizzo deve avvenire sotto controllo medico. I colluttori con clorexidina si utilizzano praticando il risciacquo della bocca per un minuto, non di più.
Non bisogna in nessun caso ingerire il colluttorio, né successivamente risciacquarsi la bocca con l’acqua. Così facendo, infatti, la patina protettiva che la clorexidina ha lasciato sullo smalto dei denti verrebbe eliminata, inficiando il processo. Attenzione, perché i colluttori con clorexidina dovrebbero essere utilizzati solo per brevi periodi di tempo. Non possono dunque essere adoperati in luogo dei normali colluttori di utilizzo quotidiano per l’igiene orale».

Dentifrici con clorexidina

Quante volte ci siamo soffermati per manciate di lunghi minuti davanti allo scaffale dei dentifrici al supermercato in preda ai dubbi sul prodotto da scegliere? «In realtà è una cosa che non si dovrebbe fare - spiegano i dottori del Centro Medico Brianza - La nostra scelta, infatti, dovrebbe sempre cadere su dentifrici privi di effetti specifici, a meno che non vengano prescritti. Naturalmente, questo vale anche per i dentifrici con la clorexidina, da utilizzarsi in base alle indicazioni del proprio dentista».

Clorexidina e gengivite

Tra gli utilizzi per cui la clorexidina è indicata c’è anche quello della prevenzione e cura della gengivite. «Malattia che provoca l’arrossamento delle gengive, porta a essere più sensibili ai cibi e alle bevande calde e fredde - spiegano al Centro Medico Brianza - Il risciacquo con un colluttorio con clorexidina dopo aver lavato i denti lascia uno strato protettivo sui denti e sulle gengive, utile per proteggerle dallo sviluppo o dalla progressione della gengivite».

Clorexidina e parodontite

La gengivite non curata può evolvere in parodontite o piorrea, malattia che provoca, all’ultimo stadio, la caduta dei denti e che apre ferite nelle gengive attraverso le quali i batteri che hanno provocato la patologia possono diffondersi in tutto il corpo. «Anche in questo caso, tra le diverse terapie da attuare a casa l’odontoiatra potrà includere un colluttorio a base di clorexidina, utile per effettuare sciacqui con cadenza e concentrazione di sostanza disinfettante indicata dal medico», affermano Santoni e Ormellese. «Non è invece provato che la clorexidina abbia azione preventiva contro la carie».

Centro Medico Brianza e clorexidina: alitosi, bocca secca, lingua

«Spetta sempre al dentista prescrivere colluttori a base di clorexidina quando si riscontrano patologie come alitosi (alito cattivo), xerostomia (ovvero la bocca secca) e patologie della lingua come la patina bianca di origine batterica - precisano i due professionisti cornatesi - Il consiglio è sempre quello di evitare il fai da te e di affidarsi all’odontoiatra di fiducia che prescriverà le terapie corrette per condurre il paziente a guarigione».

Clorexidina e dentista

Infine un cenno alla clorexidina dal dentista. Date le sue proprietà antisettiche, essa è largamente utilizzata come principale strumento per una prima disinfezione e pulizia della bocca.
Ricorre alla clorexidina la maggior parte delle chirurgie orali, poco prima e successivamente all’intervento. Inoltre, è alleata del dentista per la cura della gengivite e della parodontite. Sottoforma di soluzione per mucosa orale ha azione disinfettante del cavo orale; in gel (per i trattamenti topici) ha un’azione lenitiva ed è utile prima e dopo l’eventuale chirurgia. Infine, la clorexidina non ha controindicazioni per le donne in dolce attesa, tuttavia prima di utilizzarla è sempre bene rivolgersi al dentista. «Poiché è noto che la gravidanza può favorire lo sviluppo di gengiviti e parodontiti, ogni donna in stato interessante dovrebbe avere più attenzione e riguardo per la propria salute orale», concludono i dottori Santoni e Ormellese.

Prodotti con clorexidina e Centro Medico Brianza: informazioni

Per informazioni sull'utilizzo corretto dei prodotti con clorexidina il team del Centro Medico Brianza aspetta i pazienti nella sede di Cornate d'Adda, in via Castello 5/A. Tel. 039.6095873.

www.centromedicodentisticocmb.it

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