Cesano Maderno verso la scelta dell’area per la nuova biblioteca civica. Il cerchio si stringe sempre più: due le ipotesi ancora al vaglio.
Cesano verso la scelta dell’area per la nuova biblioteca
Biblioteca civica: il cerchio si stringe attorno a due delle quattro ipotesi iniziali. Ma è in particolare l’area dell’ex trancia Pietro Secondi di via Solferino a convincere di più l’Amministrazione comunale, che già parla di “Piano B” per la centralissima area di via Cozzi occupata oggi dal parcheggio dei dipendenti comunali.
Obiettivo: estendere il centro cittadino
Il “vuoto” dell’ex trancia che corre parallela ai binari della ferrovia, a due passi dalla stazione, contribuirà, una volta riempito, ad “estendere il centro cittadino” e “rigenerare il contesto”. I punti di forza e debolezza delle due ipotesi regine sono stati illustrati giovedì sera in una seduta congiunta delle commissioni Territorio e Servizi alla persona. L’ex area industriale di via Solferino è parte di una convenzione urbanistica che scadrà nel 2020. “Il tavolo di confronto con la proprietà è già partito e i presupposti perché si trovi un equilibrio tra esigenze pubbliche e private ci sono tutti”, ha spiegato l’ingegnere Fabio Fabbri, responsabile dell’Area tecnica comunale.
“Un’occasione per ridare polarità a corso Libertà”
“Da quando la stazione è stata spostata, corso Libertà ha perso la sua polarità e collocare la biblioteca su questo asse contribuirebbe a ridargliela. L’area della ex trancia è strategica, a pochi minuti dalla stazione e dalle fermate di diverse linee di autobus”, l’analisi di Fabbri. Per il primo dei due lotti previsti, 1.250 metri quadrati al piano terra, si stima una spesa di 2 milioni di euro. La barriera del passaggio a livello di corso Libertà dovrà essere abbattuta, almeno per pedoni e ciclisti, da un sottopasso o un sovrappasso (stima del manufatto: 1 milione e mezzo). Servirà poi uno stanziamento per i posti auto necessari alla nuova struttura, che però potrebbero essere evitati sfruttando (anche per i pendolari) il parcheggio del vicino centro commerciale di via Monteverdi, oggi sottoutilizzato.
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