Monza

Chiude la storica Giocheria del centro. «Dopo sessant’anni una scelta dolorosa»

Con la scomparsa del marito Angelo Minazzi, Rosy Villa ha deciso di abbassare le saracinesche del negozio di piazza Roma.

Chiude la storica Giocheria del centro. «Dopo sessant’anni una scelta dolorosa»
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Gli scaffali, un tempo pieni di meraviglie, si stanno piano piano svuotando. Un gioco via l’altro ed ecco che da dietro le vetrine che si affacciano sull’Arengario un mondo sta svanendo.

Chiude la storica Giocheria del centro «Dopo sessant’anni una scelta dolorosa»

Chiude a fine mese - il 25, ovvero l’ultimo sabato di giugno - la Giocheria di piazza Roma a Monza, per decenni un vero e proprio punto di riferimento per la città. «Sono stati anni bellissimi», ha sussurrato con la voce spezzata dalla commozione Rosy Villa. Difficile dimenticare sessant’anni di lavoro, tutti trascorsi fianco a fianco col marito Angelo Minazzi scomparso a febbraio lasciando un vuoto difficilmente colmabile.

E proprio la perdita dell’amatissimo marito è stata la molla che ha fatto scattate la decisione. «Non posso più andare avanti - ha spiegato Villa lasciando vagare lo sguardo tra gli ultimi giocattoli ancora disposti sulle mensole e consolata dalla nipote che la sta aiutando a mettere a punto le ultime cose - Ormai ho anche io la mia età, compirò 83 anni in autunno e, nonostante io ami questa professione e nonostante le tantissime attestazioni di vicinanza dei monzesi, ormai è diventato complicato proseguire. Troppa burocrazia, troppe complicazioni legate alla gestione di un’attività».

Una decisione sofferta, quella di abbassare per sempre la saracinesca, arrivata a pochi mesi dalla scomparsa del marito Angelo. «Non è facile cercare di fare da soli qualcosa che si è sempre fatto in due - ha proseguito - Un pezzo del mio cuore se n’è andato con lui».

Un personaggio noto

Minazzi a Monza era conosciutissimo. Non solo perché con la moglie aveva avviato l’attività (prima - negli anni Sessanta - era Fiorucci, poi, appunto la Giocheria), ma anche perché è sempre stato attivissimo in politica. Una passione che lo aveva portato ai vertici cittadini della Democrazia Cristiana. «In quegli anni era sempre un via vai dal nostro negozio - ha ricordato Rosy Villa sorridendo - C’erano clienti, c’erano amici, c’erano i colleghi di partito. Sono stati anni entusiasmanti, indimenticabili».

Un passato ormai lontano, indelebilmente ancorato alle mura del negozio di giocattoli. «Qui tutto parla del nostro lavoro, dei tanti bambini che sono usciti felici col gioco che tanto desideravano e, soprattutto, parla di mio marito. Troppo doloroso continuare. Mi rimangono tanti bei ricordi e mi rimane anche tutto l’affetto che i monzesi non mi hanno mai fatto mancare».

Con la chiusura definitiva della storica Giocheria, Monza perde un altro negozio storico. «Ormai sta diventando sempre più raro trovare attività aperte da decenni e a conduzione famigliare - ha concluso Villa - E’ un vero peccato perché rappresentano l’ossatura del commercio di una città».

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