Renate

Chiusura "Valli&Valli", il lumbard Corbetta alza gli scudi: "Decisione inaccettabile"

Il capogruppo della Lega al Pirellone promette un coinvolgimento diretto della Regione per evitare i licenziamenti

Chiusura "Valli&Valli", il lumbard Corbetta alza gli scudi: "Decisione inaccettabile"
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"Una decisione inaccettabile". Così Alessandro Corbetta, capogruppo della Lega in Regione e consigliere comunale a Besana in Brianza, commenta la prossima chiusura dello stabilimento di Renate di "Assa Abloy", colosso svedese dei serramenti che nel 2008 era subentrato nella storica "Valli&Valli". 38 in tutto i dipendenti impiegati nel sito produttivo di via Concordia coinvolti nella procedura di licenziamento collettivo.

Regione Lombardia in campo

“È sconcertante ciò che si sta leggendo in queste ore sulla stampa circa la chiusura dello stabilimento Valli di Renate - ha commentato Corbetta - Ci troviamo di fronte all’ennesimo caso in cui una multinazionale prima acquista delle realtà che hanno fatto la storia industriale, imprenditoriale ed economica della Brianza e che poi, da un momento all’altro e senza sentire ragioni, annuncia la dismissione dell’intero comparto aziendale”.

“Non trovo accettabile questa decisione dei vertici, che sembra ignorare la volontà del territorio e le conseguenze che si ripercuoteranno sui lavoratori. Per questo motivo ho immediatamente avvisato della vicenda gli Assessorati regionali competenti - ha proseguito - ed intendo convocare in audizione in IV Commissione Attività Produttive a Palazzo Pirelli le parti interessate, mettendo attorno ad un tavolo i lavoratori, le rappresentanze sindacali e i vertici aziendali; chiedo un’audizione finalizzata a individuare ogni modalità possibile per evitare la chiusura dell’azienda e per tutelare i lavoratori e le loro famiglie”.

“A quanto si apprende”, conclude il Capogruppo leghista, “vi sarebbe una chiusura totale da parte dell’azienda di fronte a qualsiasi soluzione diversa rispetto alla dismissione dello stabilimento. Spero possa tornare sui suoi passi. Regione Lombardia proverà a mettere in campo tutto quanto in suo potere per mantenere la Valli a Renate e salvaguardare i dipendenti. Mi auguro che dall’altra parte vi sia altrettanta disponibilità”.

La comunicazione

E' di martedì la comunicazione inviata - come prevede la normativa in materia - dalla sede di Asso Abloy Italia, nel Bolognese, a Cgil, Cisl e Uil. Nel documento i motivi alla base della decisione di chiudere lo stabilimento di Renate: "l'andamento negativo del ramo di azienda ha purtroppo raggiunto una gravità oggettivamente imprevedibile".

Non un fulmine a ciel sereno: che gli affari non girassero era chiaro vista la cassa integrazione introdotta da tempo ma non rinnovata questa estate.

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