Aveva solo 35 anni

Ciao Sely, giovane luce spenta troppo presto

L'addio di un'intera comunità a Selene Rossi, scomparsa in settimana: è rimasta aggrappata alla vita fino all'ultimo

Ciao Sely, giovane luce spenta troppo presto
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Una storia di coraggio e determinazione. Ma anche e soprattutto un grande insegnamento di vita e amore, capace di andare oltre ogni ostacolo. C’è questo e molto altro da imparare nella testimonianza di Selene Rossi, 35 anni di Usmate Velate, volata via fin troppo presto dopo un lungo calvario affrontato a viso e cuore aperto. Sempre con il sorriso a illuminarle il volto. Perché in fondo, a lei, le lacrime non erano mai piaciute.

Ciao Sely, giovane luce spenta troppo presto

Originaria di Brugherio, così come il resto della sua famiglia, ha lavorato per diversi anni come cassiera e commessa in una catena di supermercati. Nel cassetto, tanti sogni e mille passioni, pronte a prendere forma in quel progetto di vita che stava costruendo insieme al compagno Mattia Corigliano e al figlio Massimo, nato nel 2012.

"E’ sempre stata una ragazza ricca di sorprese, amava la sua famiglia, le piaceva divertirsi, adorava suo figlio, per il quale ha fatto tutto e di più senza mai fargli pesare niente - racconta la sorella Debora, stretta nel dolore al fratello Yari e ai genitori, Carla e Maurizio - Selene era imprevedibile e ci trascinava sempre in avventure strane: da feste con cartelloni, dediche bellissime e palloncini, tutti vestiti a tema, al ballo delle debuttanti e un figlio giovanissima. Con lei non ci si poteva annoiare, le piaceva ridere ed era capace di raccontare tutte le sue emozioni con grande intensità. In una dedica a suo fratello aveva scritto: “Non ci credere a chi ti dice che una cima è più bella dopo una fatica, il panorama è bello e basta”. E invece lei di fatica ne ha fatta tanta".

Un calvario affrontato a viso aperto

Già, fin troppa forse. Nel 2017 il destino si era beffardamente presentato alla sua porta per la prima volta. Ci sarebbe stato da scalare per Selene, che in quella cima, però, ci ha sempre sperato affrontando con grande coraggio, nonostante la giovane età, cure e terapie, persino un trapianto, per cercare di averla vinta su quel male che stava provando a sconvolgerle la vita. Senza però riuscirci: troppo forte la voglia di vivere della giovane mamma.  Un motore alimentato a entusiasmo e coraggio, al di là di tutto. Ma la sua benzina più forte è stata lui, suo figlio, per il quale ha dato tutta se stessa. Sempre e comunque:

"Nel luglio del 2021 le è venuto un arresto cardiaco per una leggerezza medica e, accorgendosi che stava svenendo, si è girata verso Massimo e gli ha detto: “ti voglio bene”. Perché lui è sempre stato la priorità. Mattia l’ha rianimata prima dell’arrivo dell’ambulanza, ma nonostante tutti gli sforzi Selene è rimasta in coma".

Il lungo addio

E’ il secondo colpo che il fato le infligge. La ragazza però non molla e si aggrappa ancora una volta alla vita con straordinaria tenacia. I genitori e il fratello decidono di portarla a casa, a Usmate Velate, dove nel frattempo si erano trasferiti accanto alla sorella Debora. Sono proprio tutti loro a prendersi cura di Selene in questi tre anni e mezzo contando anche sul sostegno e la solidarietà di una piccola comunità che, nella prova più difficile, si riscopre essere una grande famiglia:

"Abbiamo conosciuto delle belle persone che hanno cercato di stimolarla il più possibile in questa fase anche se non sono mancati i disguidi e le fatiche per avere gli ausili necessari - aggiunge la sorella - Avevamo imparato a capire il suo nuovo modo di comunicare, fatto di piccoli gesti e sguardi, perché essendo in coma Sely non riusciva più a muoversi. Ma il nostro desiderio era che si risvegliasse e non abbiamo mai abbandonato questa speranza: era la principessa della nostra favola".

Una fiamma che è rimasta accesa fino a una decina di giorni fa, quando a causa di una complicazione, il cuore di Selene ha smesso di battere.

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