Sant'Albino

Cinque milioni per riqualificare la piscina monzese

Per il restyling della Pia Grande il Comune punta al partenariato pubblico-privato

Cinque milioni per riqualificare la piscina monzese
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Cinque milioni di euro per gli interventi di riqualificazione e per l’efficientamento energetico dell’impianto.

Cinque milioni per la piscina

E’ la cifra necessaria per dare nuova vita alla piscina Pia Grande di Monza che ormai da tempo necessita di un profondo restyling, oltre che di un nuovo concessionario visto che l’attuale gestore (la società Gis Milano) è prossimo alla scadenza.

Restyling in vista

E per farlo il Comune, proprietario dell’impianto natatorio di via Murri - a Sant’Albino - intende avvalersi della collaborazione di un operatore privato attraverso un project financing di cui sono state approvate le linee di indirizzo.

Il Comune guarda ai privati

Questo perché, come si legge nella documentazione, «l’Amministrazione non dispone delle risorse interne per la conduzione diretta degli impianti» e dunque «può conseguire risultati di efficacia, efficienza ed economicità attraverso la concessione a soggetti privati».

Anche perché «si tratta di un impianto energivoro (il Comune negli scorsi mesi era intervenuto con una cospicua iniezione di liquidità proprio per aiutare il concessionario che si era visto recapitare bollette record, ndr) per caratteristiche e dimensioni e dunque i consumi di energia e gas sono particolarmente elevati, incidendo negativamente sulle attività sportive del centro».

"Impianto energivoro"

Energivora e piuttosto datata, la struttura sportiva richiede ora lavori di ristrutturazione, riqualifica e ammodernamento, ma anche interventi di messa a norma e - appunto - di efficientamento energetico «per rendere la gestione di tale impianto sostenibile per il concessionario e maggiormente attrattivo per la collettività».

Partenariato pubblico-privato

La volontà del Comune è quella di ricorrere a un partenariato pubblico-privato anche per «attrarre maggiori risorse di investimento e competenze non disponibili al suo interno».

I dati essenziali, individuati dagli uffici comunali competenti, per la manifestazione d’interesse sono molteplici. In primis il servizio di gestione dell’intero centro e relative attività inerente la gestione tecnica, funzionale ed economica dell’impianto, nonché l’implementazione di nuovi servizi sportivi e attività collaterali.

Lavori di ristrutturazione

Ma il privato che intende prendere in concessione la piscina dovrà anche effettuare i necessari lavori di ristrutturazione, le opere di efficientamento energetico, farsi carico della manutenzione ordinaria e straordinaria dell’immobile e delle aree di pertinenza.

I costi

Costo stimato, cinque milioni di euro, di cui «tre milioni, iva esclusa, a carico del proponente e massimo due milioni a carico dell’Amministrazione». Il tutto, per una durata della concessione massima di vent’anni.

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