Alla presentazione del Concertozzo

"Classi separate per studenti disabili? Vannacci ha detto una cazz...ta"

Elio e Nico Acampora di PizzAut hanno commentato le esternazioni del generale

"Classi separate per studenti disabili? Vannacci ha detto una cazz...ta"
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La presentazione del concerto inclusivo di Elio e le Storie Tese che si terrà a a Monza il 26 maggio 2024 è stata l'occasione per affrontare il tema della disabilità e di come essa finisca spesso al centro dell'attenzione a causa di uscite come quella del generale Roberto Vannacci che in un'intervista aveva parlato di classi separate per studenti disabili.

"Le classi separate sono dei ghetti"

"Di disabilità dovrebbero parlare persone competenti sul tema, non il primo che passa...", ha detto Elio.

"Le classi speciali sono dei ghetti - ha spiegato Nico Acampora, patron di PizzAut, la pizzeria dell'inclusione - E i ghetti non fanno bene a nessuno. I ghetti non aiutano né le persone che vengono ghettizzate, né gli altri. In una classe in cui c'è un livello di inclusione alto, tutti imparano di più, anche le persone neurotipiche. La scuola italiana, fortunatamente, si pone come obiettivo non solo l'istruzione delle persone, ma anche l'educazione, la crescita umana, sociale e relazionale".

Il problema del sostegno nelle scuole

E aggiunge. "Ma se il generale Vannacci vuole parlare di disabilità, ebbene che vada a vedere quali sono i problemi che si presentano a scuola. Io ho un figlio autistico che a dicembre non aveva ancora l'insegnante di sostegno. In passato arrivava magari a ottobre o novembre, ma mio figlio ci mette due mesi a imparare il nome dell'insegnante di sostegno, poi dopo due mesi la cambiamo, perché così funziona. Allora se uno vuole parlare di scuola, che lo faccia a ragion veduta e io lo ascolto".

"Vannacci ha detto una cazz...ta"

In Italia "gli insegnanti si sostegno sono pochissimi perché sono purtroppo ancora considerati insegnanti di serie B. Pochi lo vogliono fare e, aggiungerei, pochi lo possono fare, visto che la scuola di specializzazione costa 4mila euro. E lo Stato mica glielo paga. Nelle grandi aziende i corsi di formazione del personale sono a carico dell'azienda stessa, non certo del lavoratore, investe sui suoi dipendenti. Il Governo, invece, non lo fa. Se una persona vuole fare l'insegnante di sostegno il corso se lo deve pagare lui. E il risultato è che spesso anche chi è motivato fa fatica". Senza scordare, aggiunge Acampora, le Mad, le messe a disposizione "quel sistema per cui se gli insegnanti finiscono, la scuola può chiamare direttamente anche chi non ha alcuna esperienza di insegnamento. E spesso vengono messi a fare proprio gli insegnanti di sostegno, il ruolo più complesso e delicato, tanto che, come dicevamo, prevede una formazione che costa 4mila euro".

"La mia - ha concluso Acampora - non è una posizione politica. Se uno dice una caz..ata la dice e basta, che sia di destra o di sinistra e Vannacci ha detto una caz...ata".

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