Monza

Claudia, la modella curvy: «Ho scoperto la mia malattia»

In prima linea per sensibilizzare, vuole mettere in guardia da una patologia poco diagnosticata che non c’entra con l’obesità.

Claudia, la modella curvy: «Ho scoperto la mia malattia»
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Galeotto fu Instagram. E’ una storia che parte proprio dal noto social network quella della 41enne monzese Claudia De Martino, in arte Margot le Blanc, fotomodella curvy, burlesque performer e Miss Top Curvy 2021 per la categoria Ladies.

E non solo perché grazie a Instagram ha acquisito notorietà divenendo un punto di riferimento nel mondo delle ragazze formose. Ma anche e soprattutto perché attraverso il social ha scoperto come le sue forme abbondanti siano, diversamente da quel che ha sempre creduto in questi anni, dovute a una rara patologia a prevalenza femminile che rende praticamente impossibile il dimagrimento.

«Guardando le mie foto mi hanno detto che ero malata»

«E’ stata una scoperta totalmente inattesa - ha chiarito Claudia - Per tutta la mia vita ho infatti pensato che le mie forme così generose, e per inciso l’abbondanza delle mie gambe, fossero dovute a ben altri fattori. Anche i medici mi hanno sempre e solo parlato molto vagamente di ritenzione idrica. Poi, qualche tempo fa sono stata contattata dai referenti della Liolipedema Italia, l’associazione nazionale che si occupa di chi è affetto da lipedema, una rara malattia cronica infiammatoria che interessa i tessuti connettivi e spesso confusa con l’obesità. Avevano notato il lavoro che avevo fatto in merito alla body positivity e mi hanno chiesto di collaborare con loro. E non l’hanno fatto a caso: guardando le mie foto ( e in particolare proprio le mie gambe) sul profilo Instagram mi hanno infatti allertato sul fatto che con tutta probabilità avrei potuto essere affetta anche io da lipedema. Di lì la mia esistenza ha preso tutta un’altra piega».

«Ero diversa dalle altre ma non era colpa mia»

Inviata dall’associazione da una dottoressa di Milano esperta di lipedema, Claudia ha visto confermarsi la diagnosi che la riguardava. «E’ stato come ricomporre il puzzle della mia vita. Ho sempre guardato le altre donne e mi rendevo conto che le mie forme, e in special modo dalla vita in giù, avevano qualcosa di anomalo. Diete e sport sulle mie gambe sembravano non sortire alcun effetto. Erano sempre gonfie, e parecchio doloranti. Divenendo spesso anche un ostacolo alle mie attività quotidiane. Ho dunque mio malgrado imparato a convivere con la mia vocina interiore che continuava a ripetermi che quello che facevo per mantenermi in forma era sbagliato, o perlomeno non era mai abbastanza. Ma ora so che mi sbagliavo e che i miei sensi di colpa sono stati inutili».

«Mi impegnerò per le altre donne»

Claudia in settimana è tornata dalla Spagna, dove si è rivolta ad una clinica specializzata in cure sperimentali. «Il lipedema, che in gergo è anche detta sindrome del grasso doloroso, è una malattia che non va trascurata perché può arrivare a interessare il sistema linfatico e vascolare dando origine al linfedema e portando dunque a gravi quadri di disabilità. E’ però nel contempo una malattia ancora poco conosciuta e parecchio sottovalutata, anche da tanti medici, e per le quale non esistono delle cure specifiche. Per questo ora ho deciso di supportare la causa dell’associazione. Vorrei sensibilizzare l’opinione pubblica e se possibile sfruttare la mia notorietà per aiutare le altre donne che ne sono affette».

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