Incredibile furto

Colpo da film nello storico cappellificio: bottino da capogiro

I ladri sono entrati nel magazzino aprendosi un varco dalla ditta confinante e hanno messo le mani su cappelli per un valore commerciale di 150mila euro

Colpo da film nello storico cappellificio: bottino da capogiro

Prima hanno fatto irruzione nel locale caldaie della ditta confinante. Poi, passando dai servizi, sono riusciti ad aprirsi un varco fino a raggiungere il magazzino. E qui, strisciando al di sotto dei sensori d’allarme, hanno fatto manbassa di tutti i cappelli che hanno trovato, per un valore commerciale di almeno 150mila euro.

Colpo da film nello storico cappellificio

Colpo da film quello messo a segno da una banda di malviventi nella notte tra mercoledì e giovedì scorsi ai danni del cappellificio “Tremolada” di via Galilei a Ronco Briantino. Stando al racconto dei titolari, i banditi sono entrati in azione intorno alla 1 di notte e non sono usciti dal capannone prima delle 3.30:

“Sono entrati nel locale caldaie dell’azienda qui accanto, accedendo poi ai servizi – spiega Luca Scotti, co-titolare insieme al fratello Matteo – Da lì hanno fatto un buco nel muro e sono entrati nel nostro magazzino. Per evitare di far scattare gli allarmi sono rimasti sdraiati tutto il tempo: hanno letteralmente strisciato fino a raggiungere gli scatoloni con i cappelli che erano pronti per la spedizione”

Bottino da capogiro

Ingente il bottino. Del resto il cappellificio, uno dei più rinomati in Brianza, rifornisce brand e boutique d’alta moda. Specialmente in questo periodo di festività natalizie. Trecento i cappelli su cui i banditi sono riusciti a mettere le mani, per un valore commerciale complessivo di almeno 150mila euro. Ma non è tutto:

“Hanno portato via anche alcuni semilavorati di pregio, tra cui anche dei modelli con pietre preziose – prosegue il titolare – Senza contare che purtroppo hanno rubato anche dei prototipi storici dall’enorme valore affettivo e storico che risalivano ai primi anni della nostra attività, aperta da nostra madre addirittura nel 1958. Questi sono modelli non più riproducibili, per cui il rammarico è veramente enorme”