A Seregno

La commemorazione dei giudici Falcone e Borsellino

Gli studenti delle scuole Rodari e Sant'Ambrogio hanno letto i pensieri preparati a scuola, che sono stati appesi all'albero della legalità

La commemorazione dei giudici Falcone e Borsellino
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A Seregno la commemorazione dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino presso la stele del parco di San Carlo che porta il loro nome. Presenti il sindaco Alberto Rossi e le associazioni d'Arma, oltre ai ragazzi delle scuole Rodari e Sant'Ambrogio.

La commemorazione dei giudici Falcone e Borsellino

A Seregno, a metà mattinata, la commemorazione dei magistrati Giovanni Falcone e Paolo Borsellino uccisi dalla mafia, presso la stele nel parco comunale di San Carlo che porta il loro nome. Per agevolare la partecipazione di una rappresentanza di studenti, la cerimonia - in forma limitata per le norme anti-Covid - è stata anticipata di un  paio di giorni rispetto alla Giornata della legalità e all'anniversario della strage di Capaci (il 23 maggio 1992), nella quale furono uccisi Giovanni Falcone, la moglie e gli uomini della scorta.

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I messaggi degli studenti

Alla cerimonia hanno presenziato anche alcuni assessori e consiglieri comunali. Fra i ragazzi delle scuole Rodari e Sant'Ambrogio il sindaco dei ragazzi, Annamaria Migliavacca e la vice Chiara Spotti. Gli alunni hanno letto i pensieri e le riflessioni preparati a scuola e condivise con i compagni. "Dire di no è un atto di giustizia e di coraggio", "il silenzio è l'arma vincente dei mafiosi" e "l'omertà rende complici" sono alcuni dei messaggi letti dai bambini e appesi all'albero della legalità, accanto alla stele con l'immagine dei due magistrati e servitori dello Stato uccisi nel 1992.

Le parole del sindaco Rossi

"Falcone e Borsellino ci hanno insegnato a non avere paura di osare, hanno creduto in un cambiamento possibile e nell'etica della legalità", le parole del primo cittadino Alberto Rossi che ha sottolineato "la serietà della legalità che va oltre il formalismo in ossequio allo spirito delle leggi" e ai valori della democrazia e della Costituzione. "La commemorazione deve essere uno sprone a respingere ogni prevaricazione e ogni comportamento violento che ci induce a violare il sistema delle regole". Infine un invito ai ragazzi, "affrontate con coraggio la vita", e agli adulti ad essere testimoni di legalità.

 

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