Grande festa

Compie 100 anni il ragioniere che "scoprì" Celentano, Dallara e i grandi della musica

Italo Prandin è stato l'amministratore delegato della "Saar", casa discografica che ha lanciato tanti "big" del panorama artistico italiano e non solo

Compie 100 anni il ragioniere che "scoprì" Celentano, Dallara e i grandi della musica
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Cento anni, tondi tondi. Festa grande oggi pomeriggio, mercoledì 30 luglio, alla Rsa "Machiavelli" di Bernareggio, dove oggi vive Italo Prandin, ragioniere e amministratore della "Saar", storica e celebre casa discografica di Milano che lanciò diversi mostri sacri della musica italiana (e non solo), tra cui Adriano Celentano, Tony Dallara, Fausto Leali, Enzo Jannacci e molti altri ancora.

Compie 100 anni il ragioniere che "scoprì" Celentano

Nato a Lendinara il 30 luglio del 1925, in provincia di Rovigo, Prandin arrivò a Milano da giovanissimo trovando sistemazione presso alcuni parenti, tra cui il fratello, che dal Veneto aveva già compiuto lo stesso viaggio. Il ragioniere trovò successivamente occupazione alla "Celson", casa discografica aperta nell'immediato secondo dopoguerra dai produttori svizzeri Walter ed Ernst Guertler. Nel 1958 crearono nuova società: la Saar, Società Articoli Acustici Riprodotti Srl, di cui Prandin diventa poi amministratore delegato.

I grandi nomi lanciati

Con questo nuovo nome riprendono le ristampe di importanti titoli del jazz americano con artisti come Louis Armstrong, Ella Fitzgerald e Charlie Parker. Per quanto riguarda il repertorio italiano, oltre ai già citati Celentano, Dallara e Jannacci, vengono pubblicati i dischi di Luigi Tenco, Franco Battiato e Fabio Concato; ma anche artisti stranieri come Charles Aznavour solo per citarne qualcuno.

"Ero il capocontabile ed è stata un'esperienza davvero bella lavorare in questa realtà a contatto con i grandi nomi della musica: ne abbiamo lanciati tanti - ricorda Prandin - A Milano poi mi sono anche sposato con mia moglie Giovanna Bernabei e qui siamo rimasti per moltissimi anni insieme ai figli Laura e Piero".

Da Milano alla Brianza

Fino a qualche anno fa quando poi, in seguito alla scomparsa della consorte, Prandin è approdato in Brianza accanto alla figlia Laura. Dal 2022, il ragioniere è invece ospite della Rsa "Machiavelli". Ma, a dispetto dell'età, il ragioniere non perde un colpo e mostra una forza di spirito (e di testa) non indifferente:

"Quando è arrivato si è portato dietro un grande vocabolario perché gli piace fare le parole crociate - racconta la figlia - E poi legge ancora il giornale e va sulla cyclette, ogni giorno".

La grande festa

Oggi pomeriggio, mercoledì 30 luglio, nella struttura di via Donizetti, la grande festa insieme alla figlia, al genero e al nipote. Che per l'occasione hanno portato torta e spumante. Del resto, il secolo di vita è un traguardo importante che va celebrato come merita:

"Sicuri che siano proprio 100? Non ho guardato il calendario oggi - chiede conferma Prandin prima di spegnere le candeline - Pensavo fossero 99, allora è finita la pacchia... Che posso dire? Non ho né segreti né meriti per questo traguardo, solo un po' di fortuna. Spero solo di andare in Paradiso: penso di non aver mai fatto del male a nessuno".

E allora, da parte della nostra redazione, ma anche da parte del panorama musicale italiano, tanti auguri Italo: altri cento di questi straordinari giorni.

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