Villasanta

Compie 100 anni l'arzilla nonnina amante del giardinaggio

Grande festa martedì 18 aprile 2023 per Nina Comincioli, conosciuta da tutti come Dina. Traguardo festeggiato anche dal sindaco Luca Ornago e dall'assessore Laura Varisco

Compie 100 anni l'arzilla nonnina amante del giardinaggio
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Grande festa lo scorso martedì 18 aprile 2023 a Villasanta, in particolare a San Fiorano, per la neocentenaria  Nina Comincioli, conosciuta da tutti come Dina.

A festeggiarla, oltre ai suoi famigliari, c'erano anche il sindaco Luca Ornago e l'assessore alle Politiche Sociali Laura Varisco che hanno omaggiato l'arzilla nonnina con un mazzo di fiori a nome di tutta la comunità villasantese. Al traguardo dei cento anni nonna Dina è arrivata in buona salute. Arzilla e ancora autonoma, la neo centenaria ha una mente ancora lucidissima e ricorda i passaggi fondamentali della sua vita, costellati da gioie e dolori.

Originaria di Provaglio Valle Sabbia, un paesino del bresciano, la centenaria si trasferì a Villasanta negli anni '50.

Perse il marito quando aveva circa 40 anni

Una vita, quella di nonna Dina, scandita dalla dedizione verso la sua famiglia, l'amore per il marito Domenico Pasini e la sofferenza per la sua prematura scomparsa (morì agli inizi degli anni '60 a causa di un infarto) che l'ha costretta da sola a crescere i suoi 4 figli.  Appassionata di giardinaggio, durante la sua vita la  nonnina si è sempre contraddistinta per la bontà d'animo e per la serenità, infondendola anche a chi le sta vicino.

"Sono nata tra le due guerre"

"Sono nata tra le due guerre - ha raccontato orgogliosamente la donna con l'inconfondibile accento bresciano - Faccio fatica a stare in piedi ma me la cavo ancora e riesco a svolgere le faccende domestiche, seppur con l'aiuto di mio figlio. Qualche anno fa avevo anche rotto il femore e ne sento ancora gli strascichi ma devo dire che mi sono ripresa abbastanza bene. Arrivai a Villasanta a metà degli anni '50, quando avevo circa 30 anni. Mio marito lavorava a Monza e alloggiavamo dai frati della Madonna delle Grazie nell'attesa di trovare una sistemazione. Successivamente io e mio marito decidemmo di trasferirci a San Fiorano. Domenico partecipò al Secondo conflitto mondiale, prima prese parte alla campagna del Nordafrica e poi fu trasferito in Germania. Riuscì a tornare a casa ma poi morì giovane e mi lasciò sola a crescere i figli. Non è stato facile. Nella mia vita ho fatto molti lavori per riuscire a portare a casa uno stipendio per poter dar da mangiare ai miei figli".

"Ho sofferto la fame in tempo di guerra... "

"Lavorare fino a 10 ore al giorno e soffrire la fame durante il tempo di guerra, penso che paradossalmente siano questi i segreti di lunga vita che mi hanno tenuto in vita - ha sottolineato la donna - Durante il secondo conflitto mondiale non c'era da mangiare, avevamo fame e dovevamo sfamarci con un piattino di riso e un boccone di pane nero. C'era tanta povertà. E si lavorava tanto: questo è il segreto della mia longevità. Raccontare queste cose alle generazioni di oggi sembra impensabile, eppure... ".

Gli auguri dell'Amministrazione comunale

"I suoi 100 anni sono un inno al sorriso e alla gentilezza. Così averne... Grazie cara Dina, e tanti auguri da tutti noi", ha sottolineato il sindaco Luca Ornago con un post su Facebook. "La freschezza della signora Dina: 100 anni vissuti intensamente che l’hanno portata a circondarsi di una bella famiglia. Un vero piacere ascoltarla. Un secolo di storia, tanti auguri", ha aggiunto l'assessore Varisco.

 

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